Ladispoli – Tragica caduta sulla ferrata: è morto il poliziotto Andrea Caradonna

La tragedia è avvenuta sotto gli occhi dei tre figli in vacanza in Trentino insieme a lui e impegnati ad attraversare la ferrata Valimpach

LADISPOLI – Andrea Caradonna aveva 57 anni, viveva a Ladispoli (Roma) ed era Primo Dirigente della Polizia di Stato, impiegato al Dipartimento del Ministero dell’Interno.

Durante una giornata in montagna con la moglie e i tre figli, era impegnato nel percorso della ferrata Valimpach, nei pressi di Caldonazzo, Trentino. Alle 12:45 circa di ieri, la moglie ha dato l’allarme quando Caradonna non è più stato visto. Era l’ultimo del gruppo quando ha perso l’equilibrio su un tratto non attrezzato e precipitato per diversi metri, finendo alla base di una cascata: per lui non c’è stato nulla da fare.

Il Soccorso Alpino di Levico, l’elisoccorso medico d’emergenza, il Gruppo Tecnico Forre e i vigili del fuoco sono intervenuti tempestivamente, ma i soccorsi non hanno potuto che constatarne il decesso. La moglie e i figli sono stati riaccompagnati lungo la ferrata dai soccorritori.

Il cordoglio del sindacato

In una nota ufficiale, il sindacato Equilibrio Sicurezza – di cui Caradonna era figura di riferimento nei rapporti tra Federazione e l’Ufficio Relazioni Sindacali della Polizia – ha scritto:

“In un tragico incidente è scomparso il dr. Andrea Caradonna, apprezzatissimo funzionario di riferimento e di collegamento tra la nostra Federazione e l’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento della Polizia di Stato. Una grave perdita per i suoi cari ma anche per la Polizia di Stato e per tutto il sindacalismo di polizia. Ci associamo alle condoglianze alla famiglia. Riposi in pace.”

Oggi pomeriggio la salma tornerà a Ladispoli, nella sua città, dove saranno celebrate le esequie in presenza dei familiari e della comunità locale: è un momento di grande dolore ma anche di commemorazione civile per chi era stimato sia professionalmente che umanamente.

La Via Ferrata del Valimpach: caratteristiche tecniche

  • Tipo di percorso: si alternano sezioni attrezzate con cavi d’acciaio, gradini e scalette a tratti di semplice sentiero non attrezzato, il tutto sviluppato lungo le pareti rocciose delle cascate del torrente Centa.

  • Durata media: circa 3 ore, adatta anche a famiglie con bambini sopra i 9 anni se accompagnati da guide alpine.

  • Difficoltà: classificata come facile‑media, pur richiedendo un “passo sicuro”, la presenza di corde e casco obbligatoria e assenza di vertigini.

  • Dislivello e altitudine: percorso totale di circa 11,6 km, con un dislivello positivo di circa 1 938 m, raggiungendo altitudini vicine ai 1 000 m.

  • Rischi: tratti esposti con possibile caduta di massi, scivolosità nei pressi delle cascate, manutenzione da verificare, necessità di kit da ferrata con dissipatore, imbragatura, casco e guanti con protezioni.

Ladispoli – Precipita sulla ferrata e muore davanti a moglie e tre figli