Viterbo – Litorale, a luglio 20% in meno di presenze. Il Sib: “Tutta colpa del tempo capriccioso”

VITERBO – Secondo i dati del sindacato balneari, le presenze negli stabilimenti di Tarquinia sono diminuite di circa il 20%, mentre a Montalto di Castro la situazione è stata ancora più critica.

Un calo che riflette una tendenza nazionale: molti italiani sembrano preferire la montagna al mare, complice anche l’aumento dei prezzi per ombrelloni, sdraio e lettini. Ma per Marzia Marzoli, presidente regionale del Sib e titolare dello stabilimento Tibidabo a Tarquinia, il problema principale è stato il meteo:

“Questa stagione è davvero anomala – spiega –. A giugno faceva un caldo torrido e, sorprendentemente, abbiamo registrato una buona affluenza nei fine settimana. Ma a luglio il tempo è stato instabile e imprevedibile: un weekend ventoso, l’altro piovoso, mare quasi sempre agitato. Le barche da pesca sono rimaste per lo più a terra, e in acqua si è vista pochissima gente. Se non puoi fare il bagno, alla fine, preferisci restare a casa”.

La maggior parte dei bagnanti sul litorale tirrenico proviene da Viterbo, Roma e Terni. Si tratta per lo più di turisti “mordi e fuggi”, che scelgono la giornata in base al meteo. Anche chi possiede una casa in zona fatica sempre più ad affittarla per lunghi periodi:


“La mattina si guarda fuori dalla finestra: se c’è vento o nuvole, si resta in città”, osserva ancora Marzoli.

Secondo la presidente del Sib, non è tanto la concorrenza della montagna a preoccupare:
“Quel tipo di vacanza attira soprattutto gli adulti che cercano fresco e passeggiate in quota. Se ci sono bambini, la scelta resta il mare”.

Il vero nodo, dice, è la concentrazione delle ferie nel mese di agosto:


“Molti hanno rimandato le vacanze al prossimo mese, e anche chi aveva prenotato ombrelloni stagionali spesso li lascia vuoti, tra maltempo, impegni di lavoro o smart working. Ormai ci si organizza per un solo giorno alla settimana, scegliendo uno stabilimento in cui trascorrere l’intera giornata, dal pranzo all’aperitivo. Un ‘giorno da leoni’. Ma in passato era tutta un’altra storia”.