CIVITAVECCHIA – In una seduta di Consiglio comunale caratterizzata da toni accesi, ieri è stato approvato il nuovo regolamento per l’impiantistica sportiva di Civitavecchia. Il sindaco, in apertura, ha definito il testo “Un’eccellenza a livello nazionale”, sottolineando l’urgenza di procedere con l’approvazione prima ancora della convocazione del Consiglio comunale aperto con le associazioni sportive. Una scelta, ha spiegato, motivata dalla necessità di rispondere a un esposto presentato da “alcuni personaggi”.
Un’affermazione che ha suscitato la dura reazione della consigliera Fabiana Attig (La Svolta), che ha parlato di “una scorrettezza eclatante da parte di un sindaco che dovrebbe rappresentare moralità, rettitudine e onestà intellettuale”. Secondo Attig, l’esposto in questione — presentato dall’associazione NC — era rivolto proprio al Comune, accusato di “affossare le associazioni sportive, tranne quelle di riferimento politico della maggioranza”.
La consigliera ha evidenziato come il regolamento, di fatto, confermerebbe i contenuti dell’esposto: “Si scaricano sulle associazioni sportive e quindi sulle famiglie e sugli atleti tutti i costi di manutenzione straordinaria, la certificazione di agibilità e persino l’accatastamento degli impianti. È un’ammissione che i principali impianti sportivi non sono a norma”.
Attig ha poi puntato il dito contro un passaggio del regolamento che prevede la classificazione degli impianti in due categorie: di rilevanza cittadina e di rilevanza secondaria. “Quest’ultima categoria, valutata politicamente e non tecnicamente, potrà essere affidata senza evidenza pubblica. È così che la piscina di via Maratona è stata declassata, consentendo un affidamento diretto: l’ennesimo regalo dopo quelli ottenuti in quasi mezzo secolo”.
Non sono mancate accuse di “dimenticanze strategiche”, come l’assenza del Palagrammatico dall’elenco degli impianti, a fronte dell’inclusione del campo Paielli. “Un messaggio chiaro agli amici che, dopo il ballottaggio, rivendicano l’acconto”, ha commentato Attig.
La consigliera ha infine denunciato “un percorso di svendita del patrimonio sportivo cittadino”, citando “i 160mila euro per l’Unione Musicale, i 100mila euro per i bagnini e altri episodi” e ipotizzando un collegamento con “l’offerta di un noto imprenditore, che si sarebbe proposto di portare finanziamenti per l’impiantistica sportiva senza nulla a pretendere”.
“La maggioranza, guidata dal sindaco, prosegue in questo sciagurato cammino – ha concluso -. Forse, dopo aver affossato gran parte delle società sportive locali, ora si tenta di riparare ripartendo dalla conquista dello Stadio del Nuoto e, perché no, anche del campo di calcio Paielli”.