Scontro in consiglio, con i meloniani che hanno incalzato il primo cittadino a schierarsi dopo le notizie circa il recupero dell’ex albergo Calù
ORTE – Sale la tensione ad Orte per la possibile apertura di un nuovo centro di accoglienza per migranti nello stabile dell’ex albergo Calù, ormai da anni abbandonato e in stato di degrado. La notizia ha subito diviso la politica locale, agitando maggioranza e opposizione.
Il comune, che registra la più alta percentuale di immigrati della regione (9,2% contro l’8,7% della media romana), si trova di fronte a quella che molti cittadini temono possa diventare una “bomba sociale”.
A chiedere chiarezza è il circolo locale di Fratelli d’Italia: “Orte merita rispetto, chiarezza e ascolto. Chiediamo all’amministrazione Primieri di convocare un Consiglio Comunale Straordinario per fare luce sul futuro dello stabile ex Hotel Calù in Piazza Giovanni XXIII. Dopo l’apertura del secondo centro di accoglienza a Caldarè presso l’ex Motel Park, questa nuova struttura sarebbe per Orte la mazzata definitiva.”
Il sindaco Dino Primieri ha risposto ufficialmente dalle pagine istituzionali del Comune: “Esprimo la mia più ferma contrarietà all’apertura di un nuovo centro nel cuore di Orte Scalo, dove è già altissima la presenza di residenti extracomunitari. Sarebbe fonte di gravi problemi di sicurezza e di tenuta sociale. Non siamo contrari all’accoglienza e all’integrazione, ma Orte ha già dato.”
Primieri ha aggiunto che l’amministrazione è pronta a tutte le azioni legali necessarie e non esclude iniziative pubbliche per evitare che la struttura diventi operativa, definendo l’eventualità come una scelta calata dall’alto, estranea alla volontà della città. Già da giorni il sindaco ha avviato contatti con la Prefettura e con i nuovi proprietari dell’ex Calù per discutere la questione.
“Data l’importanza e la gravità della situazione, confidiamo che vengano evitate strumentalizzazioni politiche da parte di tutte le forze presenti sul territorio,” conclude il Comune.