L’Italia in sciopero generale per Gaza: manifestazioni diffuse e settori coinvolti

ROMA – Oggi in Italia è in corso uno sciopero generale indetto da alcune organizzazioni sindacali di base, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.

Chi ha indetto lo sciopero e perché

Le sigle sindacali coinvolte – tra cui CUB, USB, ADL e SGB – hanno promosso una giornata di astensione dal lavoro di 24 ore in tutti i settori, pubblico e privato.

Le motivazioni dichiarate sono:

  • esprimere solidarietà verso i civili palestinesi colpiti dal conflitto a Gaza, definito da molte organizzazioni come una situazione di genocidio;

  • denunciare la fornitura di armi a Israele e il ruolo che governi ed enti internazionali hanno nel conflitto;

  • chiamare alla sospensione di rapporti diplomatici o commerciali con Israele, nonché a sostegno di iniziative come la “Global Sumud Flotilla” che puntano ad alleviare le condizioni del blocco su Gaza.

Settori colpiti e modalità della protesta

Lo sciopero riguarda numerosi settori della vita sociale ed economica:

  • Trasporti pubblici locali e regionali; possibile interruzione in molti servizi urbani.

  • Ferrovie e servizi di trasporto su rotaia.

  • Scuole e università.

  • Porti e trasporti marittimi.

  • Altri comparti pubblici e servizi vari locali e comunali.

Non risulta che i voli aerei siano coinvolti (almeno secondo le fonti attuali) nel blocco.

Manifestazioni che accompagnano lo sciopero

Parallelamente allo sciopero, si svolgono in tutta Italia più di 60 manifestazioni, dalle grandi città ai piccoli centri. Ecco alcune delle tappe:

  • Milano: raduno in Piazzale Cadorna alle 10:00.

  • Torino: alle 10:30 in Piazza Carlo Felice, con “blocchi diffusi” in mattinata; nel tardo pomeriggio corteo da Piazza Castello alle 18:00.

  • Roma: la manifestazione organizzata da USB e altre strutture studentesche è prevista per le 11:00 nei pressi di Termini, in Piazza dei Cinquecento.

  • Genova: presidio al mattino al varco Albertazzi del porto.

Implicazioni e contesto

Lo sciopero e le manifestazioni si inseriscono in un clima nazionale e internazionale di crescente mobilitazione per la crisi umanitaria a Gaza. Le organizzazioni promotrici sottolineano la richiesta di un impegno concreto da parte del governo italiano e delle istituzioni europee per fermare le forniture di armi, per riconoscere diritti fondamentali del popolo palestinese, per assicurare aiuti umanitari e tutela dei civili.

Una delle critiche principali è rivolta alle cosiddette “zone grigie” legislative o burocratiche che permetterebbero, secondo i sindacati, il passaggio di armamenti o materiali che finiscono nel quadro del conflitto, pur in assenza di trasparenza o controllo pubblico.

Possibili disagi per i cittadini

Considerato l’ampio coinvolgimento dei servizi, si prevedono:

  • ritardi o cadute nel trasporto pubblico locale e regionale;

  • sospensioni di alcune attività scolastiche o universitarie;

  • riduzione o interruzioni nei servizi portuali e nei trasporti marittimi;

  • possibili disagi per i lavoratori dei settori pubblici e privati aderenti.

Le manifestazioni, inoltre, potrebbero generare blocchi locali del traffico e modifiche alla viabilità urbana.