SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera del consigliere comunale di opposizione Roberto Angeletti in risposta al comunicato stampa del sindaco Tidei dove quest’ultimo annuncia azioni legali contro di lui e la sorella:
Il Sindaco di Santa Marinella, in una diretta video, è tornato ad affrontare il tema del presunto peculato d’uso dell’autovettura comunale, procedimento concluso con una sentenza di non luogo a procedere, trattandosi di un danno patrimoniale di modesta entità.
Nel suo intervento, il Sindaco ha dichiarato che l’utilizzo di un’auto comunale con autista, impiegata per accompagnarlo insieme alla moglie all’aeroporto di Ciampino al fine di imbarcarsi su un volo privato, non configurerebbe dolo. Ha inoltre affermato di vantare nei confronti del Comune un credito di circa 21.000 euro, in base all’art. 84 del TUEL, per rimborsi chilometrici mai richiesti per gli spostamenti dalla sua abitazione di Civitavecchia alla sede comunale.
Chiarimenti sulla sentenza
È necessario precisare che il Sindaco non è stato assolto: il Giudice ha emesso una sentenza irrevocabile di proscioglimento per particolare tenuità del fatto, causa di non punibilità. Tale decisione presuppone comunque l’accertamento della commissione del fatto e della sussistenza dell’elemento soggettivo (il dolo).
Ai sensi dell’art. 651-bis c.p.p., una sentenza di questo tipo ha valore di giudicato in sede civile relativamente alla sussistenza del fatto, alla sua illiceità e all’affermazione che l’imputato lo abbia commesso. In altre parole, resta aperta la possibilità per la parte danneggiata di agire in sede civile per ottenere un risarcimento. Nel caso specifico, però, il Comune di Santa Marinella dovrebbe citare in giudizio il proprio Sindaco, eventualità assai improbabile.
Pertanto, il processo ha comunque accertato tre elementi fondamentali: il fatto, la sua illiceità e la sua commissione.
Il richiamo all’articolo 84 TUEL
Il Sindaco ha fatto riferimento all’art. 84 del TUEL, sostenendo di aver diritto a rimborsi chilometrici quantificati in circa 21.000 euro, somma calcolata – secondo quanto dichiarato – dalla sua segretaria comunale.
La norma, tuttavia, prevede che la liquidazione dei rimborsi sia effettuata dal dirigente competente, su richiesta dell’interessato, e che spetti solo per le spese effettivamente sostenute in occasione di sedute degli organi collegiali o per attività istituzionali presso la sede del Comune.
È quindi discutibile che i conteggi siano stati affidati a una dipendente comunale, anziché prodotti personalmente dall’interessato, trattandosi di attività di natura privata. Ciò rischia di configurare un ulteriore utilizzo improprio delle risorse dell’Ente.
Sarebbe inoltre opportuno rendere pubblici i dettagli della quantificazione: giorni di presenza, chilometri percorsi, eventuali transiti registrati dal telepass, periodi esclusi per ferie, malattia o sospensione delle attività durante il Covid, così da verificare la reale congruità della cifra avanzata.
Sarebbe poi utile conoscere i modi ed i termini della quantificazione di detta somma con indicazione dei giorni, dei Km percorsi e delle tracce del telepass anche per verificare se vi ha detratto i giorni in cui ha usato il Comune per intrattenersi sessualmente con le sue due (dichiarate) amanti, se ha defalcato le spese per la pulizia del divano rosso utilizzato per le effusioni, se ha defalcato i periodi di Covid, se ha dimenticato di togliere i periodi di assenza per ferie, eventuali malattie o altro, se ha dato prova della sua presenza per un effettivo svolgimento delle sue funzioni e non semplicemente conteggiando i giorni del calendario.
Uso improprio dell’auto di servizio
Va infine segnalato che l’autista comunale, con l’auto di servizio, si recherebbe abitualmente due volte al giorno presso un distributore di carburante situato all’uscita Civitavecchia Nord dell’autostrada. Un controllo incrociato con i dati del telepass consentirebbe di verificare la fondatezza di questa circostanza ed eventualmente procedere con sanzioni disciplinari e richieste di risarcimento per l’uso improprio del mezzo pubblico.
Dott. Roberto Angeletti
Consigliere Comunale