La Regione Lazio mette a disposizione una rete capillare di punti vaccinali su tutto il territorio
ROMA – Parte oggi nel Lazio la campagna di vaccinazione contro l’influenza, rivolta principalmente agli over 60, alle persone fragili, ai bambini fino ai 6 anni compiuti, agli operatori sanitari e alle donne in gravidanza.
La Regione Lazio mette a disposizione una rete capillare di punti vaccinali su tutto il territorio, per garantire la massima vicinanza ai cittadini. Centrale sarà il ruolo dei medici di medicina generale, affiancati dai pediatri di libera scelta e dalle farmacie di comunità, “per assicurare un’offerta vaccinale tempestiva e di qualità, rivolta alle fasce della popolazione indicate dalle raccomandazioni nazionali e regionali”, sottolinea la Regione.
Altri punti di somministrazione fondamentali saranno i centri vaccinali delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere, dei Policlinici e degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, insieme alle residenze sanitarie assistenziali e alle case di cura per la lungodegenza, sotto la supervisione delle Asl competenti.
La campagna della Regione Lazio coinvolge 140 centri vaccinali gestiti dalle Asl, circa 3.800 medici di famiglia, 450 pediatri, 600 farmacie e 35 grandi strutture ospedaliere.
“La campagna vaccinale contro l’influenza è fondamentale per proteggere la salute dei cittadini, in particolare delle persone più fragili. Grazie alla rete capillare e alla collaborazione di medici, pediatri, farmacie e strutture sanitarie, offriamo un servizio diffuso e accessibile a tutti. Il Lazio è tra le prime Regioni ad aver garantito l’approvvigionamento delle dosi, a conferma dell’impegno costante per la prevenzione e la protezione della comunità. Vaccinarsi è un gesto di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri”, ha dichiarato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio.
La Regione ha reso disponibili 1.335.000 dosi di vaccino, con possibilità di aumento se necessario, con priorità per over 60, bambini fino a 6 anni, donne in gravidanza, ospiti delle strutture per lungodegenti e persone con elevata fragilità, operatori sanitari e sociosanitari, donatori di sangue e addetti a servizi pubblici essenziali. Dal 20 novembre, la vaccinazione sarà aperta a tutta la popolazione.