Inaugurato il 12 settembre 1965 è simbolo della resilienza del borgo e indiscusso protagonista del paesaggio
BAGNOREGIO – Seicento metri di luci illumineranno il cammino di chi visiterà Civita di Bagnoregio, città che non muore e continua a sorprenderci e farci innamorare. Da qualche giorno e fino al 6 gennaio, il ponte sarà attraversato da tantissime luci e la rupe abbandonerà il suo grigiore per passare dal blu, al verde e al rosso, con il calare della sera.
L’ iconico ponte è stato costruito nel 1965 dopo una serie di vicissitudini.
In passato, “la città che muore” era collegata a Bagnoregio tramite una strada.
Dopo il progressivo degrado e crollo della strada, fu costruito un ponte in muratura ad arcate nel 1923 che fu distrutto a causa di un forte terremoto nel 1965, gran parte di questo ponte crollò, mentre un’altra parte fu fatta saltare dai soldati tedeschi in ritirata nel 1944, lasciando solo delle passerelle di legno per l’accesso al borgo.
Fu così che il Ministero dei Lavori Pubblici dispose la demolizione delle vecchie strutture e la costruzione dell’attuale passerella pedonale in cemento armato.
Il ponte fu inaugurato il 12 settembre 1965 e negli anni è diventato il simbolo di Civita di Bagnoregio, rappresentando la resilienza del borgo e diventando un’icona del paesaggio italiano, oltre che protagonista di film e pubblicità.