Tragedia durante uno sgombero: tre carabinieri perdono la vita in un’esplosione. Fermati due fratelli

L’esplosione sarebbe stata provocata volontariamente da una donna presente in casa

VERONA – È di tre carabinieri morti e almeno tredici feriti tra militari e agenti di polizia il bilancio della violenta esplosione avvenuta in un casolare di Castel d’Azzano, in provincia di Verona. Le forze dell’ordine erano intervenute per eseguire uno sgombero, ma al momento dell’ingresso nell’abitazione si è verificata una deflagrazione che ha fatto crollare l’intero edificio a due piani.

Secondo le prime ricostruzioni, l’esplosione sarebbe stata provocata volontariamente da una donna presente in casa.

All’interno si trovavano tre fratelli, due dei quali — un uomo e una donna, entrambi sessantenni — sono rimasti feriti e sono stati fermati.

La donna avrebbe innescato la detonazione. Il terzo fratello risulta ancora ricercato nella zona. I tre si opponevano allo sgombero e avrebbero tentato di impedirne l’esecuzione.

Il boato, avvertito a diversi chilometri di distanza, ha ridotto il casolare in macerie e innescato un vasto incendio, ancora in corso di spegnimento da parte dei vigili del fuoco. Sul posto stanno operando numerosi mezzi di soccorso del Suem e le squadre di emergenza, già presenti per assistere allo sgombero.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato di un “bilancio drammatico”. Secondo le prime ipotesi, all’origine della tragedia potrebbe esserci una fuga di gas: “Nel momento dell’accesso forzoso — ha spiegato Piantedosi — alcuni testimoni hanno percepito un forte odore di gas, seguito dopo pochi istanti dalla deflagrazione. È possibile che qualcuno all’interno abbia volontariamente aperto una bombola, causando l’esplosione”.