Indagini serrate per scoprire chi ha ucciso l’uomo, ben conosciuto e ben voluto da tutti
CAPENA – La comunità di Capena è sotto shock per la morte di Stefano Cena, conosciuto da tutti come “Luigi”, il giostraio di 65 anni aggredito nella notte tra il 4 e il 5 ottobre durante una rissa scoppiata nel centro del paese. Dopo giorni di coma, l’uomo è morto il 10 ottobre all’ospedale, lasciando la moglie e tre figli.
Le indagini, coordinate dalla procura di Tivoli e condotte dai carabinieri della compagnia di Monterotondo con il supporto della stazione di Capena, sono ora orientate verso l’ipotesi di omicidio. La posizione di almeno sei dei nove giovani inizialmente denunciati per rissa si sarebbe aggravata dopo la morte del giostraio.
Secondo quanto emerso, la violenta aggressione sarebbe nata da un banale litigio nei pressi della sua attrazione, la storica giostra dei “dischi volanti”. “Luigi” avrebbe chiesto ad alcuni ragazzi di scendere se non avevano pagato il gettone, ma la discussione si è trasformata in un pestaggio feroce, con calci e pugni che gli sono stati fatali. Gli inquirenti stanno valutando se si sia trattato di una spedizione punitiva organizzata dal gruppo.
Appena si è diffusa la notizia della sua morte, Capena si è radunata in una fiaccolata di solidarietà organizzata spontaneamente sui social. Centinaia di persone hanno partecipato per esprimere vicinanza alla famiglia e chiedere giustizia.
Profonda commozione anche da parte della Pro Loco di Capena, che in un messaggio ha ricordato come Cena, “per anni, con la sua musica e i suoi colori, abbia fatto sorridere generazioni di bambini”. Luigi viveva nel paese da oltre quarant’anni e la sua famiglia era conosciuta e ben voluta da tutti.
Lo scorso maggio aveva festeggiato il suo 65º compleanno con una torta che riportava l’immagine della sua giostra, apparsa anche nel programma “Tu sì que Vales”. La sua frase simbolo, “Giù il gettone ragazzi che si vola!”, resterà nella memoria dei tanti che lo hanno conosciuto.
Il sindaco Roberto Barbetti ha proclamato per il 15 ottobre il lutto cittadino, invitando scuole e cittadini a osservare un minuto di silenzio alle ore 12.
“Luigi è stato un punto di riferimento per il divertimento e lo svago di intere generazioni,” ha dichiarato il primo cittadino. “Ci auguriamo che i responsabili di questa assurda violenza siano presto assicurati alla giustizia.”