L’uomo era tra i volontari andati a difendere l’Ucraina dall’invasione Russa
Onano – Un nuovo post pubblicato sui social ha riacceso l’angoscia a Onano per Giorgio Nardini, il 55enne disperso in Ucraina dal 21 agosto. Il gruppo “International Volunteers for Ukraine”, che segue i combattenti stranieri impegnati nel conflitto, ha diffuso la notizia della sua presunta morte in battaglia riprendendola da un altro post pubblicato dalla pagina “Euromaidanpr Italia”.
L’annuncio si è rapidamente diffuso nel piccolo centro dell’Alta Tuscia, dove Nardini era molto conosciuto e dove da settimane si sperava in un segnale di vita. Al momento, tuttavia, non ci sono riscontri ufficiali né da parte delle autorità italiane né da quelle ucraine.
Nardini viveva da tempo a Kiev. Dopo la distruzione della sua casa nei primi giorni dell’invasione russa, aveva scelto di unirsi alla legione internazionale, pur non avendo un passato militare: una decisione dettata, secondo chi lo conosceva, da un forte senso di solidarietà verso il popolo ucraino.
A Onano la comunità resta in attesa, divisa tra la speranza di una smentita e la paura che la notizia si riveli fondata.
Nel post viene citata anche la figlia, Sofia, che vive a Ostia e attende ancora una conferma ufficiale sul padre lontano e disperso da mesi. “Non è un videogioco. Le esplosioni ti lasciano il vuoto” è la frase che il post riprende, dalle parole di Giorgio Nardini, e che ben identificano il dramma della guerra che imperversa sul fronte orientale Ucraino.

