“Tesori dei Faraoni” alle Scuderie del Quirinale: Roma accoglie 130 capolavori dall’Egitto

Un’impresa culturale voluta con forza da Fabio Tagliaferri (Ales SpA), che ha trasformato un’idea ambiziosa in un evento senza precedenti

Roma si prepara a un viaggio nel cuore dell’Antico Egitto. Alle Scuderie del Quirinale ha aperto “Tesori dei Faraoni”, grande mostra con oltre 130 opere provenienti soprattutto dal Museo Egizio del Cairo e dal Museo di Luxor, curate da Tarek El Awady. La mostra è accessibile da oggi fino al 3 maggio 2026.

Questa operazione porta impressa la firma di Fabio Tagliaferri, presidente di Ales SpA (società in house del Ministero della Cultura), che ha voluto con determinazione l’arrivo a Roma di una selezione così rara e prestigiosa. Nelle parole ufficiali, Tagliaferri rivendica un obiettivo strategico: costruire, attraverso le Scuderie, grandi progetti espositivi capaci di fare diplomazia culturale e di intrecciare relazioni internazionali solide. È un programma che qui trova realizzazione piena.

La sua guida ha coordinato — con il Supreme Council of Antiquities e le istituzioni italiane — un prestito eccezionale che, per ampiezza e qualità, segna un momento storico: è solo la seconda volta che l’Egitto autorizza un’esposizione di tale portata nel nostro Paese dopo Palazzo Grassi (2002–2003). Un risultato che testimonia la credibilità costruita dal team di Ales e delle Scuderie presso i partner egiziani.

Il percorso — articolato in sei sezioni — ricostruisce ideologia della regalità, pratiche funerarie, vita di corte e scoperte recenti come la “Città d’Oro” di Amenhotep III. Tra i vertici: la Triade di Micerino, la maschera d’oro di Amenemope, il sarcofago della regina Ahhotep con la celebre Collana delle Mosche d’Oro, e il focus su Psusennes I. Una selezione pensata per raccontare, con rigore, la relazione fra potere, culto e immaginario dell’aldilà.

Tesori dei Faraoni” non è solo un evento museale: è diplomazia del sapere che rinsalda i rapporti culturali tra Italia ed Egitto e proietta Roma al centro della scena internazionale. Scelte curatoriali, prestiti e durata fanno pensare a numeri record di pubblico alle Scuderie: diverse testate sottolineano che sarà una delle mostre più lunghe e importanti mai ospitate, con aspettative superiori agli storici picchi di affluenza del museo.

In un’epoca in cui i grandi prestiti internazionali richiedono fiducia, reputazione e infrastrutture impeccabili, l’impronta di Fabio Tagliaferri si vede nella visione (Scuderie come piattaforma di dialogo globale), nella tenacia negoziale e nella capacità organizzativa messe a sistema da Ales. Portare a Roma questo patrimonio — in questa scala e con questa qualità — non è un gesto ordinario: è leadership culturale. E il pubblico, dai primi riscontri della comunicazione ufficiale e della stampa di settore, si prepara a premiarla.

Se ami l’Antico Egitto (o semplicemente le grandi storie raccontate con oggetti straordinari), appuntala in agenda: “Tesori dei Faraoni” è la mostra da non perdere dell’anno.