Tarquinia guida la classifica del consumo di suolo nella Tuscia: persi 150 ettari in un anno

Seguono Montalto e Tuscania, tutto per far spazio a impianti fotovoltaici

TARQUINIA – È Tarquinia il comune della Tuscia che nel 2024 ha registrato la maggiore perdita di territorio. A rivelarlo è il Rapporto sul Consumo di Suolo 2025 pubblicato dal Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA), secondo cui la provincia di Viterbo risulta quella con il più alto incremento di suolo consumato in tutto il Lazio: 424 ettari in dodici mesi.

Nel dettaglio, Tarquinia ha visto scomparire 150 ettari, seguita da Montalto di Castro con 140 ettari e Tuscania con 65 ettari. Si tratta perlopiù di trasformazioni considerate reversibili, poiché legate all’installazione di impianti fotovoltaici.

Nel complesso, 402,7 ettari dei 424 persi nella provincia viterbese (pari al 94,9%) rientrano infatti in questa categoria, e l’83% è attribuibile proprio a interventi per la produzione di energia solare. Solo una quota residuale, il 21,8%, riguarda consumo di suolo irreversibile dovuto a edificazioni o infrastrutture.

A livello regionale, il Lazio conta oggi 141 mila ettari di superficie consumata, pari all’8,24% del totale, con una crescita netta di 760 ettari tra il 2023 e il 2024.

La Tuscia, che nel 2023 aveva già perso 16.623 ettari, tocca ora quota 17.047, confermando un trend in crescita ma con un impatto fortemente concentrato nella zona costiera e agricola del viterbese, dove l’espansione dei parchi fotovoltaici continua a modificare il paesaggio.