Lago di Nemi – Chiuso l’emissario per proteggere i pipistrelli in letargo

NEMI – Come ogni anno, il Parco dei Castelli Romani ha disposto la chiusura stagionale dell’Emissario del Lago di Nemi, a partire dal primo novembre fino al 31 marzo 2026. La decisione, formalizzata con l’ordinanza del Presidente n. 8 del 27 ottobre 2025, rientra tra le misure di tutela ambientale previste per la conservazione dei chirotteri (pipistrelli) durante il periodo di svernamento.

L’Italia aderisce dal 2005 all’accordo internazionale EUROBATS (“Bat Agreement”), che promuove la salvaguardia delle popolazioni di pipistrelli in Europa. Questi piccoli mammiferi, fondamentali per l’equilibrio degli ecosistemi, sono oggi minacciati in tutto il continente, principalmente a causa della perdita dei loro rifugi naturali e del disturbo causato dall’uomo, in particolare nei mesi invernali, quando entrano in letargo.

Le indagini condotte nel tempo dal personale tecnico del Parco hanno confermato che l’Emissario del Lago di Nemi rappresenta uno dei siti più importanti per la conservazione dei pipistrelli nell’area dei Castelli Romani. L’ambiente umido e stabile del tunnel sotterraneo offre condizioni ideali per lo svernamento e la riproduzione di diverse specie.

Gli studi del Parco hanno documentato la presenza di otto specie di chirotteri all’interno dell’emissario, pari a circa il 35% delle specie note nella provincia di Roma. Tra queste figurano anche specie classificate nella Lista Rossa IUCN come “vulnerabili” o “in pericolo”, tra cui il Rinolofo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) e il Rinolofo minore (Rhinolophus hipposideros), entrambe tutelate dalla Direttiva Habitat 92/43/CEE dell’Unione Europea.

Secondo lo studio “La Chirotterofauna del Parco Regionale dei Castelli Romani: Ricerche 2018”, curato dal dr. Vincenzo Ferri in collaborazione con il personale del Parco, la chiusura stagionale dell’emissario è una misura indispensabile per garantire la sopravvivenza di queste specie e la continuità del loro habitat.

Durante il periodo di chiusura, l’accesso all’emissario è vietato a chiunque e con qualsiasi modalità. Fanno eccezione solo le attività di studio e ricerca autorizzate dall’Ente Parco. È inoltre vietato arrecare disturbo ai pipistrelli, ad esempio con emissioni sonore ad alto volume nelle vicinanze degli ingressi.

Il rispetto dell’ordinanza sarà assicurato dai Guardiaparco, dalle Polizie Municipali di Nemi e Genzano di Roma, dai Carabinieri Forestali e da altre forze di controllo. Le violazioni comportano sanzioni che vanno da 25 a 1.032 euro.