Nepi – Truffe agli anziani: arrestato un sospetto con 20mila euro di gioielli

NEPI – Una brillante operazione congiunta tra i Carabinieri della stazione di Nepi e la Polizia locale ha portato, nei giorni scorsi, all’arresto di una persona in possesso di gioielli per un valore di circa 20mila euro. Gli oggetti, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbero stati sottratti poco prima ad alcuni cittadini anziani del Comune attraverso il metodo della “truffa del finto parente”.

A dare notizia dell’operazione è stato il sindaco di Nepi, Franco Vita, che in un recente intervento ha spiegato come la dinamica sia ormai tristemente collaudata: “Questi malfattori riescono a imitare la voce ed addirittura a clonare il numero di telefono del proprio famigliare e le persone vengono ingannate”, ha affermato. Il copione è sempre lo stesso: una telefonata improvvisa, spesso concitata, da parte di qualcuno che si spaccia per un figlio, un nipote o altro familiare prossimo. Dall’altro capo del telefono, il truffatore racconta di un incidente stradale o di un problema legale urgente e chiede denaro o gioielli per “risolvere” la situazione.

Il piano si perfeziona quando un sedicente avvocato o un falso rappresentante delle forze dell’ordine si presenta direttamente a casa dell’anziano, con il pretesto di ritirare il valore richiesto. Ed è proprio in questa fase che, la scorsa settimana, le forze dell’ordine sono riuscite a intervenire, bloccando l’autore della truffa e recuperando la preziosa refurtiva.

Il primo cittadino non nasconde la preoccupazione: “È la terza volta che vengono ingannate persone anziane nel nostro Comune e la refurtiva viene recuperata”, ha ricordato, sottolineando come, nonostante i ripetuti appelli, il fenomeno continui a colpire. Vita invita dunque la popolazione – e in particolare i familiari delle persone anziane – a prestare la massima attenzione. “Più volte abbiamo segnalato la prudenza ed è opportuno che i parenti dicano alle persone anziane della famiglia come sventare queste truffe”, ha aggiunto.

Il sindaco ha inoltre voluto rivolgere un consiglio pratico: “A fronte di queste telefonate, è fondamentale chiamare il parente interessato o altri familiari per verificare se è vero quanto comunicato nella falsa telefonata e informare le forze dell’ordine”. Un’azione semplice, ma spesso decisiva per sventare il raggiro.

In conclusione, Vita ha espresso un sentito ringraziamento ai Carabinieri e alla Polizia locale: “Il mio vivo ringraziamento all’Arma dei Carabinieri e alla Polizia Locale per i successi ottenuti nello sventare atti criminosi nei confronti di persone deboli”.