Viterbo – Deposito scorie nucleari, la Provincia accelera sul dossier: in arrivo le osservazioni sui singoli siti

Si cerca di velocizzare sul processo che aiuterà la Tuscia a “resistere” al possibile arrivo del sito nazionale

VITERBO – Prosegue l’iter avviato dalla Provincia per contrastare l’ipotesi che uno dei venti siti individuati nella Tuscia possa ospitare il futuro deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. Il presidente Alessandro Romoli, durante la seduta del consiglio provinciale, ha fatto il punto sul lavoro in corso, annunciando l’affidamento degli incarichi ai professionisti chiamati a redigere le valutazioni tecniche.

Il territorio è stato suddiviso in tre aree operative, affidate rispettivamente a un geologo, un agronomo e un urbanista. L’obiettivo è produrre una documentazione dettagliata che evidenzi, per ogni sito potenzialmente coinvolto, i motivi per cui la destinazione a deposito risulterebbe incompatibile.

Secondo la Provincia, il materiale già raccolto consentirà a breve di disporre di un quadro completo delle criticità presenti in ciascuna area. Il lavoro procede anche grazie al contributo dei comuni e dei comitati locali, che nelle ultime settimane hanno intensificato l’attenzione sul tema.

La strategia dell’ente resta quella di costruire un’argomentazione tecnica solida, in grado di sostenere la contrarietà del territorio alla collocazione del deposito nella Tuscia.