VITERBO – Quando il destino della Viterbese sembrava ormai segnato, con lo spettro di una vera e propria “morte annunciata” sempre più vicino, in casa gialloblù si è improvvisamente riaccesa una speranza. Ieri sera, infatti, è arrivata un’accelerazione forse decisiva sul passaggio di proprietà a Piero Camilli.
Dopo settimane di profonda crisi, culminate nell’ammutinamento della squadra per il mancato pagamento degli stipendi di ottobre, la gestione del presidente Marco Salaris sembra giunta al capolinea. Il cambio di proprietà, dopo gli sviluppi di ieri, appare più vicino che mai.
In passato Camilli aveva più volte escluso un suo ritorno, a causa del forte indebitamento del club, ma la drammatica settimana vissuta dal club avrebbe modificato gli equilibri e riaperto uno spiraglio per un ritorno che i tifosi caldeggiavano da anni.
Nel frattempo la Viterbo calcistica è giustamente in fermento e arrivano le prime voci sull’imminente “rivoluzione” societaria e sportiva che potrebbe arrivare in caso di ritorno di Camilli: il nome in pole per la panchina sarebbe quello di Claudio Solimina, attuale direttore tecnico del Certosa, che ha già guidato la Viterbese Castrense durante la presidenza Camilli e rappresenterebbe una scelta di continuità e conoscenza del contesto. Grande attenzione poi sui giocatori: in questo caso la nuova proprietà non avrebbe alcun problema a far arrivare tutti i rinforzi necessari nel giro di pochissimi giorni.

