“La nostra comunità vuole proseguire la sua storia umana, civile e sociale basata sull’accoglienza”
ACQUAPENDENTE – “A nome di tutti i cittadini e dell’amministrazione comunale di Acquapendente, sono lieta e onorata di dare il benvenuto al vescovo Orazio Francesco Piazza. Ringrazio le autorità civili, militari, religiose e i presenti che hanno voluto condividere con noi questa importante giornata“.
Così Alessandra Terrosi, sindaco di Acquapendente, in occasione della cerimonia di accoglienza del nuovo vescovo della Diocesi di Viterbo svoltasi l’8 dicembre 2022, festa dell’Immacolata.
“La sua visita ai centri che appartengono al territorio diocesano – prosegue Terrosi – è partita proprio dalla nostra cittadina collocata al confine tra tre regioni: Lazio, Umbria, Toscana. Questo trivio ha significato per noi essere consapevoli della fortuna di vivere nel punto di incontro tra diverse culture, in una terra di passaggio, oltre che di grande bellezza, in cui si mescolano dialetti e usanze. Tuttavia, come tante aree interne d’Italia, anche Acquapendente soffre un progressivo spopolamento, tra mancanza di lavoro, invecchiamento della popolazione e politiche a volte contraddittorie. A ciò si è aggiunto lo strascico di solitudini, paure e incertezze lasciato dalla pandemia. La vita della nostra comunità, oggi, va letta anche alla luce di tutto questo: siamo certi che Monsignor Piazza saprà interpretare nel modo giusto i bisogni della nostra gente“.
La comunità aquesiana, da sempre attiva nell’associazionismo e nel volontariato, vuole proseguire la propria storia umana, civile e sociale seguendo quel sentimento di accoglienza che da secoli la caratterizza come meta di pellegrini che percorrono la Via Francigena. Qui, durante il suo pellegrinaggio per Roma, San Rocco, protettore dalle pandemie, compì il suo primo miracolo guarendo i malati di peste. Ma Acquapendente è anche la “Gerusalemme d’Europa”, laddove nella cripta della Basilica Concattedrale è conservata la più antica copia del Santo Sepolcro, e la città dei Pugnaloni, festa che celebra la Madonna del Fiore attraverso una straordinaria connessione tra folklore, storia, leggenda, fede e religiosità.
“Il compito delle istituzioni è conoscere le necessità della collettività e di ciascuno – conclude Terrosi – fornendo risposte che aiutino la comunità a maturare la consapevolezza di essere tale. Così come compito delle istituzioni è rendere esplicite le potenzialità del nostro territorio, facendo il possibile per trasformarle in opportunità e possibilità di emancipazione. Alla luce di questo, Acquapendente accoglie con gioia e speranza il vescovo Piazza, invitandolo a tornare ogni volta che vorrà. E come si usa dire tra pellegrini lungo la Via Francigena, buon cammino!“.