Montefiascone – Strade colabrodo, ci vorrebbe un po’ di “asfalto elettorale”

MONTEFIASCONE – Le strade martoriate del paese, soprattutto in zona Poggeri e Mosse, stanno   scatenando furenti polemiche social da parte di forze politiche e cittadini.

A fare un chiarimento è la sindaca Giulia De Santis: “A chi ci critica”, sottolinea, “mi sembra opportuno premettere che se avremmo soldi in bilancio per rifarle tutte lo avremmo fatto. Non siamo masochisti ma neanche pronti inevitabilmente a prendere quotidianamente insulti da ogni parte. A chi ci attacca voglio far notare che è facilmente intuibile che la situazione disastrosa globale viene da lontano e per chi come Noi si è insediato circa 14 mesi fa è un fardello pesante da portarci dietro. Abbiamo avviato una importante svolta, asfaltando Via della Stazione (erano passati 25 anni dell’ultimo intervento) e provveduto all’affidamento per Via Mosse, Via Bertina e Via del Castagno. Quando queste perturbazioni si allontaneranno e arriverà clima più mite, provvederemo alla sistemazione di altri 6/7 tratti stradali che necessitano di manutenzione. Tutto questo nonostante le poche economie disponibili in bilancio. Per il resto aspettiamo buone notizie dall’ Astral in merito ai fondi richiesti. E’ giusto ricordare a chi forse lo ha dimenticato che nelle giornate di intervallo tra le singole perturbazioni abbiamo coperto le buche a Vallalta ed in altre zone. Le piogge copiose riprese hanno frenato il lavoro. Chi ci dipinge come coloro che fanno finta di non vedere la situazione o, ancora peggio, non fa nulla ha preso un vero e proprio abbaglio. Ci piace rispondere con il concetto più calzante: stiamo facendo il massimo. Interveniamo compatibilmente al budget a disposizione. E non trovo giusto insinuare il contrario”.

Diverse le contestazioni on line, all’attuale vice sindaca” Cicoria, rivolte soprattutto al modus operandi, quando era lei  all’opposizione sparava a zero gridando allo scandalo “asfalto elettorale” per i soldi spesi nel rifacimento stradale nel periodo elettorale, oggi, non essendo in grado di risolvere un problema (a dir poco banale) si rifugia nel politichese “non ci sono i soldi” o “quelli di prima” e così via. La “doppia” morale è che le strade sono un colabrodo e la soluzione appare assai lontana.