L’amministrazione dovrebbe individuare un bonus parcheggio per chi viene da altri luoghi
VITERBO – Viterbo, città universitaria, è il sogno di questa amministrazione, del magnifico Rettore e magari anche di tanti viterbesi.
Sarebbe sicuramente bello poter vivere tra le mura medioevali l’allegria degli studenti e offrire a chi sceglie questo capoluogo, divertimento, servizi e sicurezza ma, invece, non siamo in grado neanche di dedicargli un parcheggio.
Come è successo domenica 28 maggio a due studentesse Unitus che non hanno più ritrovato la macchina nel luogo dove l’avevano posteggiata: Valle Faul.
“Viviamo nei pressi del Sacrario e come facciamo solitamente avevamo parcheggiato in fondo a Valle Faul, prima della porta, per capirci. Ogni sera poi a piedi arriviamo fino a casa. Ma domenica non abbiamo più ritrovato la macchina. Stupite ci siamo guardate intorno e abbiamo visto dei piccolissimi cartelli che annunciavano il divieto di sosta con rimozione per un evento”. Macchina multata e rimossa per un totale di 29 euro più 90, quindi 130 euro.
“Abbiamo anche timore di dirlo ai nostri genitori, che già spendono tanto per farci studiare”.
Il problema non è stato solo l’evento a Valle Faul ma, nella stessa domenica, il contemporaneo divieto di sosta con rimozione forzata che comprendeva anche via Ascenzi, via Cairoli e via SS. Maria Liberatrice, mezza città blindata praticamente e la possibilità di trovare parcheggio gratuito pari allo zero.
E il problema degli studenti fuori sede, come tutti gli studenti fuori sede, è quello di trovarlo gratuito. Spesso impossibile per quelli che possiedono un’auto. Soprattutto dopo la “trasformazione” di parcheggi gratuiti, intorno alle mura del centro, in parcheggi per residenti.
“Per non gravare ulteriormente sui nostri genitori cerchiamo sempre i posti auto gratuiti facendo anche chilometri per raggiungere le nostre abitazioni. Molti posti sono per chi vive in centro e noi non essendo residenti non possiamo usufruire dei tanti stalli riservati loro. Quindi per noi parcheggiare diventa un’impresa titanica”.
Il problema non è solo la multa di domenica, di cui le studentesse si assumono la responsabilità.
La situazione è più complessa. Cioè garantire, a chi ha deciso di diventare laureato in questa città tutt’altre attenzioni, meritate al pari di chi ci vive.