TERNI – Non vincono con i voti ci provano ancora una volta con la magistratura. Classico della sinistra perdente che adesso si è concentrata sulla presunta incompatibilità del sindaco Stefano Bandecchi.
Il Pd presenta un’interrogazione parlamentare mentre FdI integra il ricorso in Prefettura, che era già stato annunciato insieme agli altri gruppi di minoranza di Palazzo Spada. L’incompatibilità tra il ruolo di primo cittadino e quello di presidente di Ternana e Unicusano era stata sollevata dalla segreteria comunale e “sanata”, col voto di Alternativa Popolare, lunedì 19 in Consiglio comunale.
Come dire che Silvio Berlusconi non poteva fare politica e contemporaneamente essere presidente del Milan.
Per mettere a tacere le opposizioni Bandecchi si era dimesso dalla presidenza di entrambe le società.
“Abbiamo presentato alla Camera e al Senato un’interrogazione al ministro Piantedosi, sull’elezione a sindaco di Terni di Stefano Bandecchi. Elezione legittima, perché avvenuta al termine di un ballottaggio, ma che presenta forti elementi che portano a considerare incompatibile, per Bandecchi, la carica di sindaco”, così i parlamentari umbri del Pd, Anna Ascani e Walter Verini: “Egli infatti ha ricoperto e ricopre molteplici ruoli legati a proprietà, amministrazione e gestione di società e soggetti economici e sociali che interagiscono direttamente col Comune di Terni. Si configura incompatibilità e conflitto di interesse”. Il gruppo consiliare FdI intanto ha “consegnato in Prefettura una breve nota” sull’incompatibilità. In un video social, in serata, Bandecchi replica e anticipa anche, da parte di Unicusano, la vendita della Ternana. “L’annuncio tra due o tre giorni”.