Le navi saranno dirottate sempre di più a Civitavecchia e nei prossimi giorni sono previsti centinaia di nuovi arrivi
VITERBO – Bisogna accoglierli senza sosta. Bisogna mantenerli e dargli una vita degna e decorosa. Per fare questo occorrono spazi. Case. Centri di accoglienza. Strutture adeguate e degne per poter vivere.
Questo il messaggio che sta arrivando ai sindaci della nostra provincia in previsione dei nuovi sbarchi. Dall’inizio dell’anno sono arrivati in Italia 60mila migranti. Un numero pari a quello degli abitanti dell’intera città di Viterbo.
L’allarme è dettato dal fatto che il porto di Civitavecchia è stato individuato come quello più idoneo ad alleggerire la situazione di Lampedusa e delle zone di sbarco siciliane.
Solo questa mattina, ad esempio, sono 225 i migranti sbarcati nelle scorse ore a Lampedusa. Due gruppi di 34 e 43 (tra cui 11 donne e 3 minori) persone sono state intercettate ieri dagli uomini della Guardia costiera a bordo di due carrette del mare lasciate alla deriva.
Poco dopo la mezzanotte, invece, la motovedetta della Guardia di finanza ha sbarcato al molo Favaloro 131 migranti, tra cui 20 donne e 15 minori, rintracciati su una lancia di 10 metri a circa 8 miglia dalle coste dell’isola. Altri 17, invece, sono arrivati intorno alle 4 del mattino. Viaggiavano su un’imbarcazione lasciata alla deriva e intercettata sempre dagli uomini delle Fiamme gialle a circa 10 miglia dall’isola. Tra loro 4 donne e 2 minori.
Dopo un primo triage sanitario è stato disposto il trasferimento nell’hotspot di contrada Imbriacola, dove si trovano quasi 600 ospiti.
Il problema della convivenza sociale sta infiammando la Città di Viterbo ormai invasa da migranti che si stanno spartendo il centro storico in zone di spaccio, prostituzione e violenza urbano di ogni genere.