BUCAREST – La Romania ha espulso 40 persone tra diplomatici e impiegati dell’ambasciata russa a Bucarest per via del peggioramento dei rapporti tra i due paesi a causa dell’invasione russa dell’Ucraina.
Lo scorso 8 giugno il ministero degli Esteri rumeno aveva dato a quello russo 30 giorni per far allontanare 11 diplomatici e 29 persone impiegate negli uffici tecnici e amministrativi dell’ambasciata assieme alle loro famiglie: stando alle informazioni fornite dai media locali, queste persone sono rientrate in Russia sabato con un volo civile di una compagnia aerea russa.
Non sono del tutto chiare le ragioni dell’espulsione dei diplomatici. Il ministero degli Esteri rumeno ha detto soltanto che «riflettono il livello dei legami» tra i due paesi.
La Romania fu un paese comunista, molto vicino all’Unione Sovietica. Dal 2004 è un paese membro della NATO e fa parte dell’Unione Europea dal 2007. Subito dopo l’inizio della guerra in Ucraina aveva espulso 11 diplomatici russi sospettati di possibile spionaggio: il governo rumeno ha fatto sapere che al momento il personale dell’ambasciata russa a Bucarest è più che dimezzato.