La regione Lazio ha chiesto all’ufficio Corruzione Trasparenza di fare luce anche sul concorso da lui indetto e “da lui vinto” (gli atti saranno trasmessi in Procura)
CIVITAVECCHIA – Non trascorre giorno che sul modus operandi del direttore generale dell’Ater di Civitavecchia, Emiliano Clementi, emergano cose bizzarre e per lui molto remunerative.
Questa volta, sempre dall’interno degli uffici da lui diretti e che frequenta assai poco, sono volati via (direzione regione Lazio) alcuni documenti relativi ai premi di produzione incassati dal lui medesimo.
Nel 2017/18/19 e 2020 pare abbia intascato (compagno duro e puro) di media 50mila euro all’anno di premi di produzione. Il meglio di se lo ha dato negli anni successivi dove si narra che abbia intascato cifre monstre arrivate in un anno anche a 150mila euro.
Sono indiscrezioni che andrebbero approfondite e i documenti resi pubblici.
Per uno come lui, che prima della cazzottata di Santa Marinella lavorava sì o no due ore al giorno non è mica male come risultato di produzione e produttività.
Che sia abile e senza scrupoli lo ha ampiamente dimostrato anche per il fatto di essersi auto assunto come dirigente. La regione Lazio non ci sta ed ha chiesto all’ufficio corruzione e trasparenza di aprire un dossier su Emiliano Clementi e di riservarsi di trasmetterlo alla Procura di Civitavecchia se i riscontri al nostro articolo (possono dormire tranquilli) saranno accertati.
Civitavecchia – Ater, ecco come il direttore generale si è assunto a tempo indeterminato