Circostanze e dinamiche ancora da chiarire da parte della Procura di Milano che ha aperto un fascicolo
MILANO – Una tragedia si è consumata due giorni fa a Milano dove, un 35enne di Viterbo è morto dopo essersi sentito male.
Marco Salvatori, il giovane cuoco di Viterbo, è stato dichiarato morto mercoledì scorso.
La salma è ancora sottoposta a sequestro dalle autorità milanesi che stanno indagando per capire cosa sia accaduto.
Marco Salvatori, molto conosciuto a Viterbo dove è cresciuto, da qualche tempo viveva a Milano dove gestiva il ristorante “Abbottega” in via Muratori, di proprietà dello zio David Ranucci.
Il cuoco viterbese aveva lavorato diverso tempo a New York dove aveva avuto modo di crescere professionalmente.
Da ragazzo aveva frequentato l’istituto “Paolo Savi”. Un viterbese che anche se lontano la sera del 3 settembre aspettava la Macchina di Santa Rosa.
«Amico mio – scrive un conoscente dall’America su Facebook – ci ho messo un po’ a conoscere questa tragedia, ma ti ricordo con tutto il cuore della tua amicizia da New York a Milano, sei sempre stato molto apprezzato da me. Mi manchi».
E ancora: «Un ragazzo, un uomo meraviglioso». Tantissimi i messaggi lasciati dai suoi amici sparsi per tutto il mondo. «Ciao Marco – si legge ancora nella sua bacheca -, porta il tuo sorriso, tra gli angeli. Fai un buon viaggio, e riposa in pace, che la terra ti sia lieve mancherai a molti di noi». I genitori di Marco, avvertiti della tragedia delle forze dell’ordine, sono subito partiti per Milano per cercare di dare un senso a una tragedia immane. I funerali di Marco Salvatori non sono stati ancora fissati. La salma è ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria.