“Leggeremo in consiglio comunale le intercettazioni che riguardano Maurelli”
SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera inviata dal sindaco Pietro Tidei che replica al sindacato dei balneari: Sono 2 anni che ci confrontiamo, registrando posizioni diametralmente opposte.
Maurelli si è presentato al confronto con un blocco di privatizzazioni delle spiagge libere a tutto vantaggio dei privati. Proposta che abbiamo subito bocciato in quanto detta proposta è stata dichiarata irricevibile volendo il Comune salvaguardare le spiagge pubbliche.
Agli stabilimenti balneari abbiamo già fatto un grande regalo facendo per tempo evidenze pubbliche sulle loro concessioni rilasciando nuove concessioni sino al 2033 seguendo le norme della Bolkenstein.
Siamo stati tra i pochi in Italia ed ora gli stessi possono fare gli investimenti e i miglioramenti necessari a tutto vantaggio dell’utenza e di quanti vogliono avere servizi balneari d eccellenza.
Il confronto si è interrotto lì e la cosa veramente incredibile che ci viene richiesto il ritiro di una delibera i cui elaborati sono stati prodotti proprio dai tecnici di sua fiducia e presentati da lui stesso.
Ma la cosa più incredibile è il fatto che Maurelli ci chiede il ritiro di una delibera a Consiglio comunale convocato per il giorno successivo alla sua richiesta.
In quel Consiglio pubblicheremo anche le sue intercettazioni telefoniche con il ristoratore ormai famoso nelle quali chiedeva se era riuscito a trovare il quarto consigliere per fare cadere la giunta Tidei.
Risposta del ristoratore: il quarto sta in panchina.
Peccato che quel quarto in panchina ci è rimasto.
Presidente onori l’associazione che rappresenta e il dialogo che Lei chiede e lo possiamo avere quando vuole. Non lo abbiamo mai rifiutato.
È Lei che è fuggito dal confronto.
Mi dispiace soprattutto che pochi giorni fa a Fiumicino in una affollata assemblea pubblica con i balneari del Lazio Lei abbia elogiato l’operato del Sindaco di Santa Marinella Tidei presente a quella riunione insieme al Sindaco Baccini.
Sono bastati evidentemente pochi giorni per fargli cambiare opinione.
Auguri, l’aspettiamo in Consiglio Comunale.