Pedoni e ciclisti si ritroveranno a camminare insieme nei tratti in cui non esiste marciapiede (o addirittura sul marciapiede) e c’è chi giura di aver chiamato Striscia la Notizia
VITERBO – Incubo pista ciclabile, colpa dell’amministrazione Frontini l’aver “messo a terra” uno dei progetti più controversi e discussi della città, nato dalla “lungimiranza” della precedente consiliatura, e su alcune voci ancora prima.
Argomento che sta facendo indignare tanti viterbesi che dalla comparsa della striscia giallo -rossa si ritrovano con stalli per auto diminuiti, restringimenti di carreggiate, nuovi sensi unici e in alcuni tratti, obbligati a percorrerla a piedi vista la mancanza di spazio e marciapiedi (foto sopra) e in altri “dipinta” direttamente sul marciapiede. In tanti vogliono vederci chiaro, e se alcuni cittadini giurano di aver chiamato il Gabibbo, dai banchi del comune c’è chi ha fatto richiesta di accesso agli atti.
Eppure dalla delibera di giunta numero 69 del 2021 che approvava l’esatto tracciato, l’attuale amministrazione sarebbe potuta intervenire verso una progettualità meno massiva, riservando il piacere di pedalare a specifiche zone della città fuori dal centro, quelle in cui la pista ciclabile poteva esprimere a pieno l’intento per cui è nata: andare in bicicletta.
Ora che attraverserà tutta Viterbo, nei tratti in cui non esistono marciapiedi sarà inevitabile la “percorrenza promiscua” con ciclisti e pedoni costretti a camminare insieme, un disastro per la sicurezza dei cittadini e per una mobilità che diventerà “insostenibile” quando incroceremo un rider carico di pizze sulla nostra corsia.
B.F.