Trapelano pochissime informazioni al riguardo ma le indagini vanno avanti e sono a buon punto. Sentito dagli inquirenti anche il sindaco Ernesto Tedesco anche lui nel mirino
CIVITAVECCHIA – La Dda di Roma, come da noi anticipato qualche tempo fa, ha messo gli occhi su Molo Vespucci e, a quanto pare, gli inquirenti avrebbero per le mani importanti registrazioni in corso da valutazione.
La Direzione Distrettuale Antimafia (in questo caso quella di Santa Maria Capua Vetere) aveva iniziato le indagini e indagato l’ex dirigente di Molo Vespucci Lucio Pavone per alcuni presunti reati commessi in quel di Gaeta e legati ad alcune concessioni ritenute “anomale” o “viziate” affidate a persone colluse con ambienti camorristici.
Inchiesta volta a stroncare attività illecite della camorra e attività illecite in generale che si era imbattuta in un caso di corruzione che vedeva coinvolti due quadri dell’AdSP in servizio a Gaeta e una società marittima tutt’ora sotto inchiesta.
I nomi finiti sul registro degli indagati con l’accusa di corruzione sono quelli dell’ex dirigente Lucio Pavone, all’epoca responsabile della sede di Gaeta dell’Autorità e di Guido Guinderi funzionario dell’ufficio lavoro portuale ed autorizzazioni oltre a quello di Raffaele Trapanese titolare della Star Center Italia con sede legale a Castel Volturno in provincia di Caserta, città che confina proprio con Gaeta.
Da quel momento gli occhi e soprattutto le orecchie degli investigatori si sono concentrate non più su Gaeta ma avrebbero spostato le attenzioni a Civitavecchia sede naturale dell’Authority portuale.
Il periodo “attenzionato” è quello legato al licenziamento di alcuni dirigenti. Al momento è difficile ipotizzare cosa abbiano in mano gli inquirenti ma, secondo quanto trapela da ambienti ben informati, qualcuno avrebbe messo in moto una sorta di pressioni illecite nei confronti del presidente Pino Musolino per farlo recedere da quelle intenzioni. Pressioni che hanno coinvolto anche funzionari dello Stato, politici e giornalisti.
Pressioni che suonano come minacce e tentativi di estorsione che non avrebbero riguardato solo il presidente di Molo Vespucci ma avrebbero in qualche modo coinvolto anche il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco.
Anche se i diretti interessati non abbiano mai fatto menzione di nulla, sembrerebbe che siano già stati ascoltati dagli inquirenti intenzionati a capire cosa sia successo in quei giorni.
Di sicuro ci sono degli audio ambientali che sono stati sbobinati e catalogati per essere utilizzati al momento giusto e cioè quando saranno chiamati a rispondere coloro che, secondo gli investigatori, avrebbero messo in piedi una sorta di associazione per intimorire sia il presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale Pino Musolino che il sindaco di Civitavecchia Ernesto Tedesco.
Le indagini per la Dda di Roma sono coordinate dal Procuratore della Repubblica Francesco Lo Voi in collaborazione del Procuratore aggiunto Ilaria Calò.