VITERBO – Alcuni giorni dopo il ritiro dell’autocandidatura del comune di Trino Vercellese per ospitare il Deposito nucleare, Sogin torna alla carica per ribadire il suo estremo interesse vero il territorio della Tuscia “reo” di possedere ben 21 siti potenzialmente idonei su 51 presenti in tutto lo Stivale.
A ribadire il concetto, sottolineato allo stremo nel corso del tempo, quasi come per chiarire ai viterbesi che “non hanno scampo”, è l’ingegnere nucleare Annafrancesca Mariani, capo della Funzione deposito nazionale della Sogin ai microfoni di Repubblica.
Tra le affermazioni presenti nell’intervista, vi è anche quella che ribadisce come, sempre secondo l’ingegnere Sogin, la Tuscia sia un territorio “a basso rischio sismico, sufficientemente lontano dai grandi centri abitati, dal mare e dagli aeroporti”. Una dichiarazione che sembra voler dire: “Se arriverà il deposito, scordatevi di continuare a parlare di aeroporti nel Viterbese”, con buona pace di quei partiti che tanto vi puntano.
Sogin ha anche ribadito come il deposito nucleare sia totalmente sicuro e che ogni rischio relativo al possibile incremento di tumori sia infondato. Una precisazione che, tuttavia, si scontra fortemente con le recenti dichiarazioni degli oncologi recentemente riportate (LEGGI TUTTO).