L’ex presidente Tosoni aveva affittato i locali ad un’associazione toscana per poi sfrattarli per morosità (masi eseguito). Durante le indagini scoperti allacci elettrici e dell’acqua abusivi (pagava l’ente)
TARQUINIA – Mentre la campagna elettorale per il rinnovo dei vertici dell’Università Agraria entra nel vivo una brutta notizia arriva dal Palazzo di Giustizia di Civitavecchia.
Dopo il nostro servizio del 3 febbraio scorso, dove davamo notizia di una serata di musica ed alcol organizzata nel locale ex Giove di via Garibaldi trasformato in discoteca, la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto ufficialmente un fascicolo ed effettuato indagini sul caso.
Tarquinia – Università Agraria, locale sotto sfratto diventa discoteca in pieno centro
Da quanto sta emergendo non solo non c’erano le autorizzazioni di legge previste per organizzare una “serata danzante” ma quello che hanno trovato gli investigatori appare molto più grave di quanto immaginato.
Ripercorriamo brevemente le tappe di questa vicenda. L’Università Agraria aveva fatto un bando pubblico per dare in gestione i locali di via Garibaldi poi assegnati all’Associazione Culturale Etruria Media, con sede in Casole d’Elsa (SI) via Casolani n. 1.
Questi locali sono stati aperti solo in determinate circostanze come ad esempio il DivinoEtrusco o altri eventi di grande attrazione di pubblico o trasformati in discoteca come l’episodio del 3 febbraio.
L’Università Agraria aveva iniziato la procedura di sfratto per morosità dell’Associazione che non pagava i canoni di affitto affidando l’incarico all’avvocato Giuseppe Tedeschi del Foro di Roma ma del quale non si è più saputo nulla.
Dopo lo scandalo della serata musicale Fratelli d’Italia e Forza Italia chiesero spiegazioni al presidente facente funzioni Giovanni Marchetti (Alberto Tosoni dimissionario) anch’esse rimaste senza alcuna risposta.
A seguito delle segnalazioni giunte all’autorità giudiziaria la Procura della Repubblica di Civitavecchia ha aperto un fascicolo e chiesto un approfondimento di indagine per scoprire eventuali responsabilità. Quello che è emerso nel corso delle indagini è a dir poco sconcertante.
Non solo l’Associazione non ha mai pagato i canoni stabiliti nel contratto ma non ha mai effettuato le volture nelle utenze di fornitura di acqua e luce.
Dunque l’Università Agraria oltre a non aver mai intascato un solo euro d’affitto ha pagato a questi signori le bollette della corrente e dell’acqua.
Chi doveva vigilare non ha vigilato. Chi doveva intervenire non è intervenuto.
A quanto ci risulta nel fascicolo ci sarebbero già dei nomi che presto saranno chiamati a rispondere sulla vicenda in sede giudiziaria.
Una vicenda che la dice lunga sulla gestione di Alberto Tosoni che nominando Giovanni Marchetti con un blitz suo facente funzioni, gli ha fatto un “regalino” di fine mandato.