VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo: Chiesto il rinvio a giudizio per il sindaco Chiara Frontini e il marito Fabio Cavini: è la conferma che quanto accaduto era gravissimo, rimaniamo ancora oggi garantisti, perché rinvio a giudizio non significa condanna, ma ribadiamo quello che per primi avevamo sostenuto e cioè che il sindaco dovrebbe dimettersi, non tanto per la vicenda di tipo penale, quanto per la questione morale e l’opportunità politica.
A maggior ragione che oggi c’è un rinvio a giudizio, dovrebbe rimettere la parola ai cittadini. Crediamo veramente che sia arrivato il momento. Dall’altra parte ci aspettiamo anche le dimissioni del vice sindaco, Alfonso Antoniozzi, a questo punto, poiché aveva dichiarato che in caso di rinvio a giudizio del sindaco lo avrebbe fatto.
Credo che alla luce di questi eventi e, ripeto, indipendentemente dalla questione penale su cui restiamo garantisti, poiché ci vorrà un processo per stabilire se è stato commesso un reato, da un punto di vista politico e della questione morale credo sia giunto il momento di rassegnare le proprie dimissioni. Lo ribadisco anche alla luce dell’operato di questa amministrazione, nell’arco di quasi due anni, a mio avviso, non ha fatto nulla, e quel poco che ha concretizzato, l’ha fatto male. Basti pensare che in tutto questo tempo già trascorso alla guida di Palazzo dei Priori ha asfaltato due strade ed è riuscita a paralizzare un’intera città, con il verde, a parte qualche intervento di questi giorni, stiamo andando verso una nuova emergenza.
Insomma non si riesce a fare nemmeno l’ordinaria amministrazione, se poi, ora, aggiungiamo anche questa vicenda è chiaro che se per le dimissioni non è ora adesso, quando lo sarà?
Andrea Micci
Consigliere comunale Viterbo