ACQUAPENDENTE – Riceviamo e pubblicano la nota stampa inviata dai consiglieri Alessandro Brenci e Valentina Sarti: I Pugnaloni sulle impalcature. L’avvenimento storico che ha dato origine a questa festa, venne assegnato il 15 maggio 1166 e riguarda la rivolta degli aquesiani contro il dominio del Barbarossa. Rivolta che segnò l’inizio del Libero comune di Acquapendente.
La tradizione vuole che alla base di questa festa, ci sia un miracolo. Il prodigio viene tramandato a voce ma si trova riportato anche nei testi storici locali.
Un miracolo che ironicamente sarebbe avvenuto alla presenza di due consiglieri, Brenci e Sarti, che sostavano in Piazza Girolamo Fabrizio mentre discutevano sull’impossibile vita che conducevano sotto la tirannia del governatore del Barbarossa e del desiderio di liberarsene.
Questo Governatore, noto per la sua “ottusità”, aveva deciso di iniziare i lavori del Comune partendo dal retro anziché dalla facciata. Così, per la Festa dei Pugnaloni, se le cose fossero state fatte in modo sensato, la facciata sarebbe stata libera e il retro sarebbe stato impegnato dai lavori e nascosto all’occhio del popolo.
Sennonché il sottopancia del Barbarossa ha invece deciso di iniziare dal retro, col risultato che per la Festa dei Pugnaloni il Comune sarebbe stato coperto dalle impalcature, rovinando così la festa ai cittadini e ai turisti.
Proprio questo è il risultato ottenuto, o meglio quello che avverrà.
Quest’anno la premiazione della festa dei Pugnaloni si svolgerà di fronte ad un palazzo comunale in gran parte coperto da impalcature, antiestetiche e simbolo di noncuranza e trascuratezza del nostro Comune.
È quindi evidente che quest’amministrazione non mostra un briciolo di volontà e impegno nel mostrare Acquapendente in una veste migliore e più appagante per i visitatori.