Tarquinia – Rifiuti lasciati in strada, emergenza fogne intasate e liquami in strada: cittadini pronti a rivolgersi alla Procura della Repubblica

Non c’è più Giulivi e si vede. Il sindaco non è in grado di fronteggiare l’emergenza

TARQUINIA – Un’ondata di indignazione sta attraversando la comunità di Tarquinia, dove molti cittadini sono alle prese con una vera e propria emergenza sanitaria causata dal mancato ritiro dei rifiuti.

La situazione, aggravata dalle alte temperature estive, ha spinto i residenti a minacciare di presentare una denuncia presso la Procura della Repubblica di Civitavecchia.

I rifiuti non vengono raccolti né nei pressi delle abitazioni né nelle aree di conferimento istituite, creando accumuli di spazzatura che stanno rendendo la situazione insostenibile per i tarquiniesi. Il problema persiste ormai dal primo luglio e non si intravede una soluzione imminente.

Secondo alcuni residenti, il problema risiede nella carenza di personale della Riecam scarl, la società appaltatrice del servizio di raccolta rifiuti. Tuttavia, indipendentemente dalla causa, il disservizio ha messo in luce gravi criticità nel calendario stabilito per il conferimento e la raccolta dei rifiuti.

Il calendario attuale mostra evidenti lacune: la scarsa frequenza del ritiro dei rifiuti fa sì che il materiale si accumuli presso le abitazioni, già al limite dell’accettazione. La situazione peggiora ulteriormente quando i ritiri programmati vengono saltati, generando un’emergenza sanitaria che deve essere affrontata con urgenza.

I cittadini di Tarquinia chiedono un intervento immediato per risolvere questa crisi. La mancata raccolta dei rifiuti non è solo un problema di decoro urbano, ma rappresenta una seria minaccia alla salute pubblica, soprattutto con le alte temperature che accelerano la decomposizione dei rifiuti e la proliferazione di insetti e roditori.
Come non bastasse, sempre al Lido, una fogna intasata ha iniziato a riversare liquami in strada. Con questo caldo l’olezzo è nauseabondo e i villeggianti sono esasperati.

Con l’ex sindaco Alessandro Giulivi questo non è mai accaduto e quando c’erano le emergenze venivano risolte nel giro di poche ore.

Le autorità locali sono ora sotto pressione per trovare una soluzione rapida e duratura. È necessario un piano di emergenza che preveda un aumento della frequenza dei ritiri e una gestione più efficiente del personale e delle risorse.

La crisi dei rifiuti a Tarquinia è un problema complesso che richiede un intervento coordinato e tempestivo da parte delle autorità competenti e della società appaltatrice. I cittadini, esasperati dalla situazione, hanno espresso chiaramente la loro intenzione di non tollerare ulteriori ritardi e sono pronti a ricorrere alla giustizia per tutelare il loro diritto a un ambiente sano e pulito.

La comunità di Tarquinia attende con ansia una risposta efficace e immediata che possa porre fine a questa emergenza sanitaria e ripristinare condizioni di vita dignitose per tutti i residenti.