I riscontri probatori raccolti dai carabinieri nell’immediatezza dei fatti sufficienti per tenere in carcere l’aggressore
MONTALTO DI CASTRO – La Gip del Tribunale di Civitavecchia, Guia Carlomagno, dopo l’interrogatorio di garanzia avvenuto ieri mattina si è presa qualche ora prima di decidere le sorti di Giuseppe Zoroddu, il 64enne di origine sarde che ha aggredito con un bastone, ferendola, G. F. 63enne di origini calabresi.
I fatti risalgono a sabato scorso quando Giuseppe Zoroddu, seduto al “Bar Snoopy” (della coltellata) seduto ai tavoli esterni a visto arrivare la donna che si era fermata a parlare col titolare cinese che la stava invitando ad una grigliata.
L’uomo si è alzato e avvinato alla donna e dopo qualche parola scambiata con lei ha preso un bastone infilato in un vaso e ha iniziato a colpire la donna sulla testa. Una volta, due volte e poi giù mazzate fino a far cadere G. F. a terra in una pozza di sangue prima che le persone presenti riuscissero a fermarlo.
L’uomo davanti al Gip ha cercato di difendersi respingendo l’accusa di tentato omicidio: “Ho prestato alla signora 300 euro e non vuole ridarmeli. Quando le ho chiesto i soldi lei mi ha insultato e io ho perso le staffe. L’ho picchiata, è vero, ma certamente non era mia intenzione ucciderla”.
Il Gip ha contestato allo Zoroddu il possesso di un coltello Pattada con una lama di 22 centimetri: “Ho comprato un agnello e prima di andare a macellarlo mi ero fermato a bere al bar”.
La Gip Guia Carlomagno non gli ha creduto. Le immagini delle telecamere a circuito chiuso del bar e le testimonianze raccolte dei carabinieri nell’immediatezza degli eventi non hanno lasciato spazio a dubbi. Confermato il carcere per Zoroddu che adesso avrà modo di riflettere dell’insano gesto compiuto.
Per la donna un referto medico pesante. Trauma cranico, frattura al polso più diverse contusioni. Per lei 40 giorni di prognosi (per adesso).
Montalto di Castro – Lite al bar finisce a bastonate, lui in carcere lei in ospedale