La Perdonanza Celestiniana compie 730 anni, L’Aquila palcoscenico internazionale della cultura

La storica manifestazione, dichiarata Patrimonio Immateriale Culturale  dellUmanità Unesco nel 2019, avrà tra gli ospiti Renato Zero, I Pooh, The Kolors, Malika Ayane e molti altri

L’AQUILA –  730esima edizione della Perdonanza Celestiniana, che si terrà dal 23 al 30 agosto nel capoluogo abruzzese, recentemente proclamato Capitale Italiana della Cultura 2026.

A presentare una settimana ricca di appuntamenti irrinunciabili tra riflessioni spirituali, concerti, spettacoli e rievocazioni storiche, il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi; il direttore artistico, il Maestro Leonardo De Amicis; il vicesindaco dell’Aquila e coordinatore del Comitato Perdonanza, Raffaele Daniele.

“Siamo qui per rinnovare il messaggio di fratellanza e riconciliazione quantomai attuale alla luce dei conflitti drammaticamente in corso e della situazione in Medioriente sempre più preoccupante. Ma siamo qui anche per raccontare una festa che migliora di anno in anno, che attraversa tanti generi e che vede coinvolte varie generazioni sia della nostra città che dei numerosi turisti presenti che approfitteranno del ricco calendario per godere dei nostri spettacoli”  ha dichiarato il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – “Sarà come sempre un’edizione tutta da vivere, con l’obiettivo della riconquista degli spazi. Ogni anno durante la Perdonanza si rinnova il messaggio di Celestino e si rinnova la comunità dell’Aquila”, conclude il sindaco Biondi.

Le novità di quest’anno riguardano le location e i palchi. La prima novità importante si riferisce all’area di Collemaggio che vedrà l’utilizzo di un palco scoperto che non insisterà sul sagrato della Basilica, con una struttura apribile al centro in modo da garantire una maggiore fruizione durante gli eventi religiosi” – ha dichiarato il vicesindaco e coordinatore del Comitato della Perdonanza Celestiniana Raffaele Daniele – “Ci riappropriamo di una nuova location che quella di Piazza Duomo che sarà cornice del concerto per i giovani. I cittadini potranno tornare in questo splendido spazio. Un’altra location iconica è quella della Scalinata di San Bernardino che ospiterà due spettacoli”.

Questi gli artisti che quest’anno saliranno sul palcoscenico insieme al Maestro Leonardo De Amicis, con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio Casella dell’Aquila e il Coro città dell’Aquila: Renato Zero, The Kolors, Malika Ayane, Colapesce Dimartino, Tiromancino, Achille Lauro, Rose Villain, Umberto Tozzi, Ezio Greggio, Ambra Angiolini, Luca Violini, Lorena Bianchetti, Gianluca Terranova, I Pooh con un concerto sinfonico appositamente preparato per la chiusura della 730ª Perdonanza Celestiniana. 

(IL PROGRAMMA)

La storia della Perdonanza

Il 28 e il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila si rinnova il rito solenne della Perdonanza, l’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo.

Prima di salire al soglio pontificio, Pietro Angeleri, questo era il suo nome secolare, aveva trascorso molti anni di vita eremitica, in special modo in una grotta sul monte Morrone, sopra Sulmona, ricevendo dai suoi devoti l’appellativo di Pietro del Morrone.

Il 29 agosto 1294 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, costruita per sua stessa volontà e consacrata nel 1288, fu eletto papa. Alla cerimonia solenne parteciparono oltre ai due re, cardinali e nobili, ma soprattutto un immenso popolo, composto, secondo le fonti, da più di duecentomila persone, che ricevettero dal nuovo pontefice un dono di portata straordinaria.

Quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena.

Fino ad allora, l’indulgenza plenaria era stata concessa solo a favore dei crociati in partenza per la Terra Santa e ai pellegrini che si recavano alla Porziuncola di Assisi. Appannaggio per lo più dei ricchi, che in cambio di sostanziose elemosine avrebbero ottenuto almeno la remissione parziale dei peccati, a L’Aquila il Perdono sarebbe stato rinnovato annualmente e concesso anche a poveri e diseredati.

La prima celebrazione solenne ebbe luogo nel 1295, contro la volontà di Bonifacio VIII, pontefice in carica, che tentò di annullare l’indulgenza celestiniana con una bolla emanata il 18 agosto 1295, cioè a soli dieci giorni di distanza dalla prima occasione che i pellegrini avevano per poterla lucrare. I fedeli, i monaci di Collemaggio e l’autorità civile non si curarono del provvedimento del nuovo papa e, rifiutandosi di consegnargli la Bolla, così come era stato loro ordinato, si adoperarono da subito perché la cerimonia avesse il risalto che le si confaceva.

Un corteo solenne, al quale per disposizione statutaria dovevano prendere parte ogni anno il vescovo e il clero, vestiti con paramenti convenienti, con croci e vessilli, accompagnò la Bolla alla basilica di Collemaggio, affinché fosse letta e mostrata ai fedeli.

Ogni anno, a seguito della Bolla emanata da Papa Celestino V, il 29 di agosto la porta viene aperta.

La cerimonia del Perdono, solo con termine moderno chiamata Perdonanza, si arricchì particolarmente dopo il 1327, quando le spoglie di papa Celestino furono “traslate” da Ferentino (Frosinone), dove erano conservate, a Collemaggio e le sue reliquie mostrate al popolo. Fu nel XV secolo, invece, che invalse l’uso di entrare in Collemaggio attraverso la Porta Santa (foto sopra) posta sul fianco sinistro dell’edificio sacro, secondo quanto avveniva nelle basiliche patriarcali romane in occasione del giubileo, indetto per la prima volta nel 1300 da papa Bonifacio VIII.