CAPRANICA (VT) – Due cittadini romeni, un trentenne residente a Blera e un ventitreenne residente a Vetralla, sono stati arrestati in flagranza di reato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile (NORM) della Compagnia di Ronciglione, sorpresi a rubare nocciole all’interno di un’azienda agricola a Capranica.
L’operazione si inserisce in un contesto di intensificazione dei controlli da parte dei Carabinieri, avviata a seguito delle recenti denunce per danneggiamenti a diverse centinaia di alberi di nocciolo. Per contrastare questi episodi, i militari hanno avviato un piano straordinario di sorveglianza, coinvolgendo anche le stazioni limitrofe oltre al NORM della Compagnia di Ronciglione.
Nella notte del 29 agosto 2024, i militari in pattugliamento hanno individuato i due uomini intenti a trasportare sacchi di nocciole per un peso complessivo di 300 kg, mentre stavano accatastando ulteriori 1700 kg di prodotto, pronto per essere imbustato e sottratto. Il valore della refurtiva è stato stimato intorno ai 6.000 euro.
Grazie all’intervento tempestivo dei Carabinieri, tutta la merce rubata è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari, riducendo il danno economico subito dall’azienda agricola.
I due arrestati sono stati trasferiti presso il comando dei Carabinieri per l’espletamento delle formalità di rito e, successivamente, posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Viterbo. Le indagini proseguono per chiarire ulteriormente la dinamica dei fatti e verificare l’eventuale coinvolgimento di complici.
Questo episodio evidenzia l’importanza della presenza costante delle forze dell’ordine sul territorio e della collaborazione tra cittadini e autorità per contrastare le attività illecite, garantendo la sicurezza delle comunità locali.
Presunzione di innocenza
È importante ricordare che, ai sensi dell’articolo 27 della Costituzione Italiana, ogni persona è considerata innocente fino a condanna definitiva. I due uomini arrestati sono attualmente indagati e non possono essere considerati colpevoli fino all’esito del processo nei tre gradi di giudizio previsti dalla legge.