Nella Tuscia è ancora allarme siccità, l’Aubac: “Andamento negativo, problemi di servizio in 10 comuni”

VITERBO – “Nella provincia di Viterbo si registra una condizione meteo-climatica in termini pluviometrici non in linea con le medie storiche del periodo anche se migliore rispetto al 2023. E l’andamento dei periodi estremi di siccità negli ultimi due anni ha comportato una diminuzione delle disponibilità complessive della risorsa idrica”. L’ultimo bollettino dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, diffuso dopo la riunione del 23 settembre, conferma l’emergenza siccità nella Tuscia.

Dai dati forniti dal dossier si evince che la situazione delle disponibilità alle fonti è di generale mantenimento rispetto ai livelli delle rendicontazioni precedenti. Un dato, quest’ultimo, non positivo perché conferma il decremento rispetto al passato (basti pensare che la sorgente di Piancastagnaio si attesta a circa -40%).

“Attualmente il mantenimento del servizio idrico – prosegue l’Aubac – è favorito soltanto dalla diminuzione dei consumi dovuti alle recenti precipitazioni stagionali e alla conseguente diminuzione di usi impropri. Alle fonti, però, non si registra ancora un’inversione di tendenza e quindi un netto miglioramento di disponibilità”.

Sempre l’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale segnala che negli ultimi mesi si sono verificati problemi di servizio in ben 10 comuni della Tuscia.

Ad Acquapendente, nella frazione di Trevinano, è necessario un saltuario servizio sostitutivo di autobotti. A Soriano nel Cimino, fino al 14 agosto, è stato necessario un servizio sostitutivo di autobotti a causa della drastica diminuzione di portata disponibile dalle sorgenti Vasuccino e Acquaspasa e del pozzo Sant’Egidio 2. Da quella data è stato attivato un nuovo pozzo in località Sant’Antonio che ha permesso il ripristino delle portate mancanti e nelle prossime settimane verrà attivato anche un secondo nuovo pozzo in località Pian di Ciliano.

A Graffignano, a causa della diminuzione delle portate disponibili, vengono effettuate limitazioni notturne ai serbatoi Coste Rufine e Tardani dalle 23 alle 5. A Blera sono stati necessari servizi sostitutivi con autobotti al serbatoio Monticello, Civitella Cesi e Vallefredda a causa della diminuzione delle portate disponibili ai pozzi e sorgenti.

A Vetralla sono stati necessari servizi sostitutivi con autobotti al serbatoio Cunicchi a causa della diminuzione delle portate disponibili ai pozzi e sorgenti. Entro la fine della corrente settimana è prevista la messa in esercizio di un nuovo pozzo in località Tre Croci, finalizzato all’eliminazione del servizio sostitutivo con autobotti. A Monte Romano la sorgente di Grignano, in comune con Vetralla, è in calo di circa 3 l/s e ha diminuito la disponibilità che deve essere sopperita dai pozzi che sono già in funzione al limite della disponibilità.

A Montalto di Castro si è registrato un drastico decremento (da circa 26 l/s a 8 l/s) di una delle sorgenti (Fontalsano) a servizio della rete idrica del centro storico, comportando la necessità di riattivazione in emergenza di un vecchio pozzo dismesso, consentendo così di garantire il livello quantitativo necessario ai fabbisogni, ma non quello qualitativo. A Vitorchiano sono state effettuate, a partire da luglio, delle limitazioni notturne in uscita dal serbatoio principale (Trucca) nella fascia 23–6 al fine di garantire i livelli di corretto approvvigionamento idrico almeno nelle ore diurne.

A Capranica la sorgente Concia è in calo sensibile e si riesce a sopperire parzialmente con il massimo emungimento dai pozzi. A Civita Castellana sono state registrate sensibili diminuzioni delle portate disponibili a pozzi e sorgenti, anche a causa del concomitante utilizzo di pozzi ad uso irriguo alimentati dalle stesse falde degli impianti a uso idropotabile, con diminuzione della pressione e portata alle zone dell’abitato ubicate a quota più elevata.

“Allo stato attuale – conclude il bollettino – il grado di severità idrica per Ato1, anche a fronte delle recenti precipitazioni che parzialmente mitigano i consumi del periodo, si attesta su un grado di severità bassa, ma con andamento negativo, che può essere mitigato solo in presenza continua di precipitazioni in linea con il periodo autunnale prossimo”.