Lo rivela “Il Messaggero”. Non si conoscono le motivazioni dell’improvviso dietrofront del vicesindaco uscente Cristiano Ceccotti, che è anche consigliere provinciale. Ceccotti infatti, come confermato anche da vari organi di stampa, era considerato il naturale candidato a sindaco del centrodestra
OTRICOLI – Antonio Liberati. Classe 1958, di professione dirigente veterinario dell’ASL, è stato sindaco di Otricoli dal 1999 al 2009, anno in cui viene sfiduciato dal consiglio comunale. Successivamente Liberati sostiene la candidatura a sindaco di Nico Nunzi, diventando assessore ai lavori pubblici e consigliere comunale. Quindi viene nominato presidente della Pro Loco e si dimette da assessore e consigliere comunale. Subito viene rinominato assessore esterno dall’allora sindaco Nunzi.
Nel 2014 Nunzi e Liberati rinunciano clamorosamente a ricandidarsi, promuovendo la candidatura di Domenico Gregori. Diventato sindaco Gregori nomina Nico Nunzi assessore esterno, carica dalla quale Nunzi si dimette tuttavia dopo pochi mesi per ragioni mai chiarite. Il resto è storia recente.
IL BILANCIO DEL COMUNE SOTTO LA LENTE DELLA CORTE DEI CONTI – Prima di parlare di bilanci bisogna cercare di spiegare che cosa sono i RESIDUI ATTIVI.
I residui attivi sono entrate accertate ma non riscosse: soldi (crediti) che l’ente pubblico deve riscuotere ma che non ha ancora incassato. Questi soldi spesso vengono inseriti in bilancio per aumentare (virtualmente) le entrate ed evitare che risultino debiti e quindi dissesti finanziari. Praticamente si tratta di bilanci gonfiati e sostanzialmente falsati. Ovviamente questi trucchi valgono per la finanza pubblica, dove alla fine paga sempre Pantalone, e non per i bilanci di famiglie ed imprese.
Questo è quello che di solito succede agli amministratori pubblici che “giocano” con i residui attivi (notizia di ieri riguardante il Comune di Spoleto).
Nel 2014 il sindaco uscente Nunzi, annunciò di non volersi più ricandidare perchè, disse, aveva perso “lo slancio” e “la fiducia in uno Stato che obbliga un comune virtuoso come il nostro ad un aumento indecente della pressione fiscale”. Inoltre Nunzi si vantò di lasciare un bilancio “sano”. Peccato che la Corte dei Conti dell’Umbria non sia stata dello stesso avviso.
Infatti nel settembre 2014 è arrivata la mazzata e si sono scoperti gli altarini.
La Corte, riferendosi al rendiconto 2012 del Comune di Otricoli, evidenzia:
- Risultato negativo della gestione di competenza (costante nell’ultimo triennio), pur in presenza di un avanzo di amministrazione,
- Scarsa capacità di riscossione delle entrate proprie “nonché l’assenza di iniziative volte a rendere effettiva ed efficace tale rilevante attività”. In particolare, a fronte di 37.528 euro di accertamenti per recupero di evasione tributaria, l’Ente non ha riscosso alcuna somma,
- Elevato valore dei residui attivi riferiti ad esercizi antecedenti il 2008 (75.765,32 euro). In relazione a ciò si invita l’Ente a comunicare le iniziative tese a verificare lo stato di riscossione delle somme iscritte a ruolo (…)
Poi la Corte evidenzia altre irregolarità inerenti l’assunzione di personale a tempo determinato. Ricordiamo che attualmente l’ufficio tecnico del Comune di Otricoli è composto da una sola persona, quando in precedenza ce ne erano due. L’amministrazione Nunzi-Liberati, infatti, spedì in pensione il dipendente comunale Gianfranco Grosso, architetto con tutte le abilitazioni, sul quale vennero scaricate tutte le responsabilità delle irregolarità dei lavori di ampliamento cimitero (a breve pubblicheremo i verbali integrali delle dichiarazioni rilasciate da tutti i protagonisti della vicenda alla polizia giudiziaria, nell’ambito delle indagini che sono state svolte).
I giudici contabili proseguono dichiarando che “desta inoltre preoccupazione la gestione dei residui attivi da riscuotere a fine esercizio, i cui valori appaiono elevati – soprattutto se riferiti ad un comune di piccole dimensioni – sia in assoluto (quelli del Titolo I ammontano ad euro 750.621,55) sia in relazione agli esercizi antecedenti il 2008 (sempre per il Titolo I: euro 75.765,32)”.
Anche per tale ragione l’amministrazione comunale uscente, guidata da Domenico Gregori, è stata costretta ad aumentare sensibilmente alcune tasse e ad affidare la riscossione dei tributi comunali a due società esterne.