Il caso Mencarelli rischia di mettere seriamente nei guai la maggioranza che continua a non adottare i provvedimenti suggeriti dalla Funzione pubblica
SANTA MARINELLA – “Me ne frego”. Questo è un motto che si addice molto alla mancata risposta del sindaco di Santa Marinella Pietro Tidei al Prefetto di Roma Giannini.
Il 29 ottobre scorso proprio Giannini ha risollecitato con una lettera di appena due righe il primo cittadino a rispondere sul provvedimento adottato sulla vicenda dell’architetto Ermanno Mencarelli.
Da quanto emerge in modo chiaro dal contenuto della lettera che pubblichiamo in esclusiva, il Prefetto non ha ricevuto alcuna risposta scritta alla sua precedente missiva.
Il sindaco da noi interpellato sulla vicenda continua a non rispondere e pretende un incontro con il Prefetto per chiarire che per lui, ma solo per lui, la posizione del dirigente Mencarelli è del tutto regolare.
“Abbiamo scritto una lettera alla Funzione pubblica – ci dice il sindaco Tidei – perché riteniamo che il pare sia manchevole di tante cose sia per la mancata applicazione della nuova legge approvata nel 2024 e di quanto è stato emendato nella nuova legge finanziaria. Mencarelli è in carica per decreto sindacale mio, firmato da me, e questo decreto può essere impugnato solo davanti al Tar. Finché il ministro non mi dici di fare qualcosa noi non faremo niente. Siccome con il Prefetto abbiamo un buon rapporto gli abbiamo detto che quel parere è stato sbagliato. Riteniamo quindi che il Prefetto debba mettersi seduto ad un tavolo con noi. Gli spiegheremo come il nostro consulente Michetti che come la nostra posizione ci sono almeno altri 300 comuni e riteniamo che il Prefetto debba condividere con noi un percorso. Intanto abbiamo un decreto vigente che nessuno ha impugnato e l’opposizione invece di pensare a queste cazzate impugnasse il decreto dinanzi al Tar”.
Intanto continua lo scontro, sempre più duro, tra il sindaco e il consigliere Roberto Angeletti.