Antonio Mallamo (amministratore unico) e Keti Galati (fresca di nomina all’ufficio legale Astral) immortalati alla festa nel circolo comunista con l’ex assessore alla monnezza nell’epopea Zingaretti
ROMA – Quando Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Partito democratico d’opposizione fu nominato alla Commissione Trasparenza non nascondemmo il nostro scetticismo.
Con Zingaretti tra scandali mascherine, concorsopoli, monnezza si è contraddistinto per omertà ed omissioni.
L’altro giorno lo abbiamo scoperto nella nuova versione Perry Mason “de ‘noantri” quando, davanti ad una pletora di persone, ha pensato bene di fare lo sceriffo contro l’assessore Giancarlo Righini.
Certo che quando la commissione trasparenza fu convocata per lo scandalo mascherine non ci fosse stato il Covid sarebbe servito lo Stadio Olimpico per ospitare il popolo ad ascoltare le nefandezze compiuto nel periodo di Zingaretti. Periodo dove è stato protagonista proprio “lo sceriffo ” Valeriani che, con l’ausilio e il supporto del super mega dirigente ai rifiuti Vito Consoli, è stato autore di veri e propri capolavori amministrativi.
Tornando alla commissione trasparenza riunitasi per un’audizione sul tema: Chiarimenti in merito alla DGR 845 del 24/10/2024 avente ad oggetto “Programma regionale di interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie e per la rigenerazione urbana, in attuazione dell’articolo 1, comma 134 e ss., della legge 30 dicembre 2018, n. 145, e s.m.i., per le annualità 2021-2034. Programmazione ordinaria e assegnazione delle risorse relative all’annualità 2025.” ha compiuto un capolovaro.
Il presidente Massimiliano Valeriani, prima di chiudere la seduta, ha annunciato che convocherà un’altra audizione su questo tema, anche con Astral, per capire come mai non si segua più la procedura dei bandi gestiti dall’Azienda regionale per l’assegnazione dei contributi ai Comuni “e anche perché – ha aggiunto il presidente – non è stato dato risposta a tutti i temi che abbiamo sollevato”.
Chi convocherà all’audizione i suo compagni comunisti festaioli Antonio Mallamo amministratore unico di Astral e Keti Galati fresca di nomina nell’ufficio affari legali di Astral?
Non crediamo che la triade immortalata a Natale non sotto l’albero ma bensì sotto una bella bandiera rossa con tanto di falce e martello possano essere sereni nell’esporre qualsiasi argomento e, semmai fosse, il presidente Valeriani che tanto tiene alla trasparenza si vedrà costretto a non partecipare ai lavori (per ovvi motivi) lasciando i suoi compagni di partito in balie delle domande, tante, che sarà nostra cura evidenziare prima che la commissione si riunisca.
Suvvia, se serve davvero trasparenza cambiate presidente o che quest’ultimo inizi ad aprire quei faldoni che riguardano cose che distrattamente non ha visto passare in giunta quando era assessore con Zingaretti.