Kiwi, Zelli: “Da Coldiretti Lazio critiche immotivate all’assessorato all’agricoltura”

ROMA – “Registriamo con stupore e rammarico la presa di posizione della Coldiretti Lazio per voce del suo presidente, David Granieri, nei confronti dell’assessore Giancarlo Righini”. Così, in una nota, il presidente e il vicepresidente della commissione Agricoltura e Ambiente della Regione Lazio, Giulio Zelli e Vittorio Sambucci.

“Nessuno meglio dell’attuale commissione Agricoltura – proseguono – può raccontare l’interesse e l’impegno che la Regione Lazio ha profuso al fine di far emergere tutto il malessere e la preoccupazione dell’intero comparto del kiwi, messo a dura prova dal crescente fenomeno della moria. Un lungo iter nel quale tutte le associazioni di categoria sono state coinvolte dal primo momento. Attaccare ora la Regione su un atto che è stato un semplice recepimento delle linee indicate dal Masaf è, a nostro giudizio, uno scivolone sia nella forma che nella sostanza”.

“È opportuno ricordare – puntualizzano Zelli e Sambucci – che la stessa Coldiretti ha partecipato attivamente ai tavoli nazionali che hanno portato poi al Decreto Legge di aiuti al settore che, divenuto legge lo scorso luglio, sta trovando attuazione attraverso l’unico strumento di competenza regionale, ovvero il semplice recepimento. Ci risulta inoltre che dal presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, siano arrivate parole completamente differenti da quelle di Granieri. In occasione dell’approvazione del provvedimento, Prandini disse che si trattava di una ‘importante risposta contro la crisi delle filiere’”.

“Voler imputare ora delle responsabilità politiche all’indirizzo dell’assessorato all’agricoltura – concludono i consiglieri regionali – è un tentativo fuori luogo e fuori tempo massimo. Il nostro faro è e rimarrà la tutela del settore del kiwi, che rappresenta un importante indotto per i nostri territori, con l’auspicio di poter condividere questo intento con tutte le associazioni del settore, lontano da strumentalizzazioni e personalismi”.