La “solida relazione sentimentale” tra Lozza e Tosini secondo i magistrati ha “permeato l’azione e l’attività di ufficio (della Tosini) finalizzata a creare le migliori condizioni possibili ed a favorire gli interessi finanziari ed economici (di Lozza). Piano rifiuti disegnato su misura e competitor come Rida Ambiente danneggiati e derisi
ROMA – Non ci sono dubbi, tra Flaminia Tosini, ex potente dirigente sui rifiuti della Regione Lazio ed ex consigliera comunale di Vetralla, e Valter Lozza, imprenditore proprietario di alcune discariche, c’era una “solida relazione sentimentale”. A farne le spese i cittadini del Lazio e altri imprenditori un po’ meno simpatici all’ex vicesindaco (in quota PD) di Vetralla.
E’ quanto emerge dalla lettura delle 60 pagine di motivazione della sentenza del Tribunale di Roma che ha condannato entrambi a 6 anni di reclusione. Per i magistrati il rapporto tra i due era “caratterizzato da una profonda contaminazione fra aspetti intimi con quelli professionali del Lozza”.
I due si sono concessi momenti conviviali e di piacere, incontri intimi (registrati dalle FF.OO.), numerose “trasferte” e gite (molto gettonato il bed & breakfast Duca House). La Tosini ha ricevuto da Lozza molti regali costosi: un bracciale Cartier del valore di euro 3900, una borsa Prada del valore di euro 1950, un altro bracciale modello “chiodo” del valore di euro 3150 e un portachiavi Cartier del valore di euro 430.
Nulla di male, una storia d’amore come tante se non fosse che da questo rapporto, secondo il Tribunale di Roma, sono nati una serie di favoritismi nei confronti di Lozza da parte di chi, durante l’amministrazione Zingaretti, gestiva i rifiuti nel Lazio.
Quello che stupisce i magistrati è la “disinvoltura con la quale la Tosini gestiva la funzione pubblica, che veniva ispirata alle logiche del profitto del Lozza e volte a massimizzare i risultati per lui ottenibili attraverso la propria posizione”.
Con la consapevolezza di fare tutto infischiandosene della legge, tanto da dichiarare ad una fidatissima amica, che l’aveva messa in guardia sul suo modus operandi, di essere sicura di non essere intercettata (France’, se lo sapevano già m’avevano arrestata).
E’ senza dubbio Flaminia Tosini a comandare le operazioni. Lo si evince dal suo interesse e dal suo atteggiamento di “protezione” nei confronti di Valter Lozza. Anche in vicende di cui lei poteva fare a meno di occuparsene.
Si preoccupa dell’inchiesta del pm della DDA Galanti nella cd “Operazione Maschera” che vedeva tra gli indagati proprio Lozza, si agita e si adopera per risolvere i problemi societari dello stesso (arrivando, secondo la Procura, ad intimare al socio di Lozza la possibilità di un esproprio del terreno di proprietà della NGR per arrivare al risultato di ottenere, per il suo “compagno”, la cessione delle quote della stessa NGR).
Proprio sulla realizzazione della discarica di rifiuti urbani per Roma Capitale sita a Monte Carnevale, e proposta dalla NGR srl, si concentra la principale attività dei magistrati, che seguono in lungo e largo la Tosini decisa, con ogni mezzo, a favorire l’attività imprenditoriale del suo amato.
La procedura autorizzativa non era semplice, e Tosini ha trovato resistenze anche all’interno del suo Ufficio. Il dott. Francesco Olivieri, Dirigente dell’Area VIA della Regione Lazio, ha dichiarato in Tribunale di essersi occupato di un primo procedimento di VIA (attivato nel 2016 e concluso nel 2029) della discarica della NGR che riguardava il trattamento di rifiuti inerti.
L’autorizzazione finale era arrivata nel 2019 firmata dalla Tosini e Olivieri, per “ragioni d’ufficio”, era stato sostituito.
Lo stesso Olivieri, in data 17 gennaio 2020, si mostrava perplesso sulla procedura più snella che avrebbe voluto adottare la Tosini, ma quest’ultima, in virtù del suo modus operandi al servizio di Lozza, rassicurava l’imprenditore sul fatto che non avrebbe accolto le rimostranze del suo collaboratore.
La Tosini, poi, ha interagito con l’assessore ai rifiuti dell’epoca, Massimiliano Valeriani, per far valere la sua tesi: “in questo modo è più veloce facciamo prima”. Lex assessore, comunque, secondo quanto scritto nelle motivazioni del Tribunale, si è dichiarato molto perplesso ma non ha fatto nulla per fermare la dirigente.
Nonostante tutto, la Tosini ha invitato Lozza a presentare l’assoggettabilità a VIA, infischiandosene di quanto suggerito da Olivieri (“presenta l’assoggettabilità, stamattina ne ho parlato con Olivieri che mi ha fatto una pippa”) e deridendo “durante varie effusioni” (cit. nelle motivazioni), le iniziative processuali delle associazioni ambientaliste che avevano agito, in passato, contro Lozza.
Anzi, l’ex vice sindaco di Vetralla esorta Lozza a prendere l’iniziativa contro chi cercava di fermarli: “Devi cominciare a rompere i coglioni sennò non si fermano….. contro il Raggio Verde lo devi proprio fa, anche perché stanno scannati. So che hanno fatto la colletta per far presentare…. Per pagare il ricorso”. Il tutto mentre ridono e si baciano.
Insomma, un connubio senza scrupoli. Così tanto che la stessa Tosini propone al Lozza “facciamo la strategia”.
Una strategia che ricomprendeva tutto, a 360 gradi. “Roma sta in campagna elettorale, la Raggi se divertiva così… le discariche so sempre quelle, Rida avrà fatto l’ottemperanza alla Prefettura per farsi autorizzà la discarica, perché è così. Sta scadendo i 60 giorni”.
Lozza incalza: “Perché chi gliela autorizza?” La Tosini risponde: “ah, non lo so, ci pensa la Prefettura, forse gli daranno un commissario ad acta, che je devo fa?”
La “protezione” sentimentale e professionale della Tosini nei confronti di Valter Lozza si evince anche da altri numerosi comportamenti.
Come, ad esempio, per l’interesse mostrato dalla stessa nell’aiutare Lozza, sempre sulla discarica di Monte Carnevale, a risolvere il problema del parere dell’ENAC, visto che il sito si trovava nelle vicinanze dell’aeroporto di Fiumicino.
Come anche sull’inchiesta denominata “Maschera” sui codici a specchio dei rifiuti. La stessa Tosini, infatti, avrebbe chiesto ad un funzionario della Provincia di Frosinone la sospensiva dell’ordinanza riguardante la discarica di Roccasecca.
Impegno profuso dall’ex dirigente regionale anche sui maggiori conferimenti nella discarica di Roccasecca e sui problemi ambientali. E proprio su questi punti, Lozza ha ricevuto una perquisizione domiciliare dai Carabinieri del NOE nella sua abitazione durante la quale lo stesso è stato trovato in compagnia di Lucia Agostini, funzionario dell’ARPA Latina, “anch’ella legata sentimentalmente al Lozza.”
A proposito di donne, comunque, va detto che Flaminia Tosini era in ottima compagnia. Oltre al funzionario Arpa, Lucia Agostini, Lozza nella sua deposizione ha dichiarato “di aver intrattenuto una unica relazione sentimentale con Tiziana Cacciotti per circa 10 anni, al termine della quale era tornato insieme alla moglie”.
Il “Rocco Siffredi” della monnezza, alias Valter Lozza, teneva così sotto controllo sia la Regione Lazio che l’Arpa.
L’impegno della Tosini per favorire gli affari dell’imprenditore dei rifiuti Valter Lozza non si ferma qui. Per risolvere le problematiche su Roccasecca ha tentato di coinvolgere l’ex Segretario Generale della Giunta Zingaretti, Andrea Tardiola. L’ex vicesindaco di Vetralla ha profuso il massimo impegno anche per la questione riguardante il capping di Bracciano e la gestione della discarica in località “Fosso Crepacuore” nel comune di Civitavecchia.
Va ricordato, in ultimo, che una certa stampa aveva riportato dichiarazioni di un famoso esponente del Partito democratico, nel giorno dell’arresto dei due che: “Le attività di Valter Lozza sono state scandagliate in questi anni sia dalla Guardia di Finanza che dai Carabinieri del NOE. Ma al termine degli accertamenti la sua gestione è sempre risultata regolare. La dottoressa Flaminia Tosini gode di una reputazione specchiata e la sua competenza in materia ambientale è riconosciuta senza ombra di dubbio”.
Il problema serio è che tutto quanto iniziato in modo illecito dalla dirigente regionale Flaminia Tosini non è stato mai interrotto.
Basta rileggere con attenzione questo decreto per capire come in modo illegale sia stato autorizzato il conferimento nei vari TM dislocati sul territorio che da qual momento hanno conferito in modo continuato e tutt’oggi in corso rifiuti non idonei in discarica:
Ordinanza n. Z00001_2020SEGUE –