Tarquinia – Il super poliziotto Toni Mancini è andato in pensione

Trentacinque anni di servizio ininterrotto e un curriculum di successi investigati straordinario

TARQUINIA – Toni Mancini è andato in pensione. Parliamo di un’icona della Polizia che ha indossato la divisa per 35 lunghi anni nel commissariato di Tarquinia.

Diventato agente nel 1987 è stato assegnato alla città tirrenica due anni dopo.

In breve tempo ha reso famosa la squadra antidroga e il gruppo della scientifica che a bordo della “civetta BL800” un’Alfa Romeo 146 nera davano la caccia alla criminalità organizzata e ai trafficanti di droga di tutto il litorale.

Sul petto diverse decorazioni. A cavallo degli anni 2000 i rapinatori di banche hanno avuto poca fortuna con Mancini. Dieci rapine che hanno fatto finire in carcere tutti gli artefici delle azioni criminali armate.

L’operazione più brillante quella del lontano 1989 quando riuscì a risolvere il caso di duplice omicidio (un vigile urbano di Barbarano Romano e di una prostituta di colore) assicurando alla giustizia la banda dei nigeriani che giustiziò la donna e l’uomo che si trovò nel posto sbagliato nel momento sbagliato.

Poi salvataggi e azioni operative che gli hanno fatto riempire la parete dell’ufficio di encomi, riconoscimenti e menzioni.

Adesso, raggiunta la pensione, potrà dedicarsi alle sue molteplici passioni, dal gruppo degli sparatori del “Cristo Risorto” ai cacciatori.

La città perde un punto di riferimento dal punto di vista operativo ma la vita è questa.