Regione Lazio – La figuraccia alla “Bit di Milano” (Matera al posto di Vitorchiano) porta la firma di Iadicicco

Un e(o)rrore commesso per superficialità nel gestire un comparto fondamentale, nevralgico, e di supporto all’ente come quello della “Comunicazione Istituzionale”. Lontani i tempi d’oro di Storace

ROMA – Un errore grande 350 metri quadrati. Come già scritto da noi, quello commesso dalla Regione Lazio, all’edizione 2025 della Borsa Internazionale del Turismo a Milano.

Nel promuovere le più belle località italiane, lo stand della Regione Lazio ha deciso di puntare su Vitorchiano. La foto, però, è quella di Matera, città della Basilicata che dista centinaia di chilometri dal Lazio.

Chissà se negli uffici della Comunicazione della Regione Lazio, in particolare Roberto Iadicicco, sono a conoscenza del fatto che Vitorchiano si trovi a pochi chilometri da Viterbo, è uno dei borghi più belli della Tuscia e da qualche anno è stato inserito nei Borghi più belli d’Italia per il suo caratteristico centro storico e il suo belvedere sulla forra del Fosso Acqua Fredda.

Una cosa è certa, nell’antico paese del viterbese i “comunicatori” di via Cristoforo Colombo non ci sono mai stati ed hanno fatto una figuraccia senza precedenti. E pensare che l’evento era atteso da tempo. “Questa fiera internazionale è un’ottima vetrina per la promozione del turismo e per gli operatori e le istituzioni territoriali della Tuscia per implementare le reti e promuovere sempre di più la nostra terra”, hanno dichiarato una settimana fa Daniele SabatiniMauro Rotelli.

“Con la prospettiva del Giubileo 2025, la Regione punta a promuoversi come una destinazione completa, unendo storia, spiritualità, cultura, arte, natura, gastronomia e tradizioni. La presenza a Bit è un’opportunità per far conoscere al pubblico e agli operatori le innumerevoli eccellenze del territorio laziale”, così il Presidente della Regione Francesco Rocca. Il quale dovrà ringraziare il suo staff per la figuraccia in una importantissima manifestazione internazionale.

Come sono lontani i tempi dell’imponente Comunicazione storaciana. Incisiva, concreta e infallibile, l’esatto contrario di quanto abbiamo visto in quest’ultimo anno.

Eppure Roberto Iadicicco ha un curriculum di tutto rispetto: Medico, giornalista professionista, è stato direttore responsabile di Adnkronos salute, responsabile della comunicazione scientifica dell’università Cattolica, capo ufficio stampa e portavoce del ministro della salute Girolamo Sirchia, direttore generale della comunicazione e relazioni istituzionali del ministero della salute, consigliere di amministrazione dell’Aifa, direttore responsabile di Agi Agenzia Italia. Docente di comunicazione d’impresa alla facoltà di medicina e chirurgia dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Componente del Gruppo tecnico Scienze della Vita di Confindustria e componente del Comitato tecnico scientifico del Master in comunicazione sanitaria dell’università Cattolica del Sacro Cuore. Ha conseguito il Master di II livello in Organizzazione e gestione della aziende e dei servizi sanitari – profilo executive presso l’Altems dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Grande ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Croce dell’Ordine al Merito melitense. Nominato dal presidente della Regione Lazio commissario straordinario del Parco naturale regionale dell’Appia Antica. Dal 1 ottobre 2024 responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio. Talmente tanti impegni da non aver tempo di prestare attenzione al compito affidatogli ci verrebbe da pensare. In altri tempi figuracce del genere portavano alle dimissioni o al licenziamento del responsabile di tale figuraccia ma oggi tutto è diverso. Con un esperto in campo medico ci si aspettava fosse in grado di “curare e guarire” una comunicazione che tarda ad emergere come si deve e fondamentale per un ente impegnato su mille fronti come la regione Lazio.