BOLSENA – Interessante scoperta in quel di Bolsena dove la Soprintendenza ha fatto sapere di aver riscoperto una porzione inedita di una preziosa statua a tutto tondo in terracotta invetriata, raffigurante la protettrice della vista, Santa Lucia, proveniente dalla Basilica di Santa Cristina a Bolsena, la cui postura sembra ispirata a celebri modelli verrocchieschi.
“La scoperta – fanno sapere dalla Soprintendenza – getta nuova luce su Benedetto Buglioni (Firenze, 1461 – 1521), rinomato scultore e ceramista che fu il principale concorrente dei Della Robbia nella produzione di grandi maioliche rinascimentali e che nella chiesa bolsenese realizzò moltissime opere, tra cui le lunette dei portali, una pala d’altare con la Crocifissione e il Miracolo eucaristico e il monumentale tabernacolo nella Cappella del Sacramento”.
“Gli interventi da programmare in occasione dell’anno giubilare – auspica il nuovo funzionario storico dell’arte di zona Saverio Ricci – oltre alla ricomposizione della scultura frammentaria di Santa Lucia, dovrebbero includere anche il consolidamento e la pulitura di un fonte battesimale, anch’esso opera ‘dimenticata’ di Buglioni, che giace ormai inutilizzato nella chiesa del Santissimo Salvatore e che meriterebbe di essere collocato nella Basilica, così come un generale riassetto delle opere mobili dislocate all’interno delle navate; a cominciare dal pregevole Crocifisso ligneo, che dovrebbe ritrovare la sua posizione privilegiata nella cappella a destra dell’altare maggiore, chiamata non a caso nei documenti antichi ‘Cappella del Crocifisso’”.
La statua di Santa Lucia, il cui busto si trova nella medesima cappella, sarebbe databile al 1493-97 circa; il tronco inferiore, ritrovato in pezzi che erano stati murati a scopo conservativo nella parete di un’altra cappella, è stato ricomposto senza che si sapesse minimamente cosa rappresentasse, giungendo infine alla clamorosa scoperta. Questa porzione è attualmente depositata presso lo studio del restauratore Marziali in Acquapendente, che si è occupato di questa prima fase dell’intervento.
“Attualmente, – conclude la Soprintendenza – è stato avviato l’iter autorizzatorio per riconsegnare il bene alla parrocchia, per poi procedere all’esame di un progetto che preveda due interventi: la rimessa in pristino della statua nella sua integrità e la valorizzazione della stessa attraverso un riposizionamento che permetta di apprezzarne la tridimensionalità”.
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