VERONA – “È un onore per me inaugurare per il terzo anno il Padiglione che ospita la collettiva regionale al Vinitaly e non posso nascondere la soddisfazione per aver visto crescere così tanto, in questi anni, l’attenzione per la nostra Regione, i suoi territori e le sue eccellenze vitivinicole. Lo dichiara l’assessore al Bilancio, alla Programmazione economica, all’Agricoltura e sovranità alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio, Giancarlo Righini.
“Merito della squadra regionale, – prosegue Righini -, di Arsial, ma anche di tutte le aziende, i consorzi del vino e le realtà istituzionali e imprenditoriali che, credendo nel nostro lavoro, stanno rispondendo con entusiasmo alle proposte e alle attività di promozione che stiamo portando avanti, investendo nella partecipazione alle principali fiere internazionali in Italia e all’estero. L’edizione del 2025 del Vinitaly ci vedrà tra le regioni protagoniste”.
“Quello di Verona rappresenta un evento importante. Sono oltre 60 le cantine che ci accompagnano in questa bellissima avventura. All’interno del padiglione tante eccellenze, masterclass in cui faremo apprezzare la qualità dei nostri prodotti che verranno messi al cospetto dei grandi vini italiani. Sono iniziative a cui abbiamo lavorato in maniera molto accurata. Siamo sicuri che questo sarà l’anno della svolta per la Regione Lazio”, aggiunge Righini.
“Il Padiglione Lazio al Vinitaly si conferma, edizione dopo edizione, come uno spazio in grado di esprimere l’identità dinamica e competitiva della nostra filiera vitivinicola”, commenta il Commissario straordinario di Arsial, Massimiliano Raffa.
“La partecipazione di 59 aziende e tre consorzi di tutela è il risultato di un lavoro corale che coinvolge istituzioni, produttori e realtà associative. Come Arsial, accompagniamo con convinzione questo percorso, attraverso progettualità concrete e una visione strategica di lungo periodo, orientata alla promozione, all’internazionalizzazione e alla valorizzazione delle denominazioni. Il Modello Lazio inclusivo, innovativo e orientato alla qualità, trova qui una delle sue espressioni migliori”, conclude Raffa.