Aprilia, città senza governo: la resa della politica alla mafia

I cittadini di questa sconfitta conoscono bene i nomi tra i politici coinvolti direttamente e quelli indirettamente. Antonio Terra e Lanfranco Principi invece di prendere spunto dai nostri articoli pensarono bene di dileggiare il nostro lavoro

APRILIA – Il 18 aprile 2025 segna una data infame nella storia di Aprilia: il Consiglio dei Ministri ha decretato lo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, un evento senza precedenti nella provincia di Latina.

Questa decisione rappresenta la tragica conferma di una realtà che EtruriaNews ha denunciato per anni, spesso affrontando ostilità e accuse infondate da parte delle stesse istituzioni che avrebbero dovuto proteggere la città.

Una politica complice e silente

Le amministrazioni guidate da Antonio Terra e Lanfranco Principi hanno mostrato una preoccupante indifferenza, se non una vera e propria complicità, nei confronti dell’avanzata della criminalità organizzata.

Aprilia è terra in mano alla Mafia che gestisce estorsioni, usura, spaccio di droga e traffico dei rifiuti

Invece di collaborare con le forze dell’ordine e valorizzare le inchieste giornalistiche che mettevano in luce le infiltrazioni mafiose, hanno preferito ignorare o screditare tali denunce.

Emblematico fu il consiglio comunale straordinario convocato per attaccare EtruriaNews, accusata ingiustamente di diffondere falsità per destabilizzare l’amministrazione.

Lanfranco Principi, eletto sindaco nel 2023, è stato arrestato nel luglio 2024 con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa.

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Le indagini hanno rivelato un sistema di scambio elettorale politico-mafioso, con voti ottenuti in cambio di favori e assunzioni. Nonostante ciò, l’amministrazione ha continuato a minimizzare la gravità della situazione, ignorando le evidenti connessioni tra politica e criminalità.

Antonio Terra, predecessore di Principi, non è esente da responsabilità. Durante il suo mandato, ha mostrato una preoccupante tolleranza verso situazioni ambigue, come nel caso del geometra Boi, figura centrale in molte delle vicende oscure che hanno coinvolto il Comune.

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La sua dichiarazione recente, in cui si dice “curioso di leggere gli atti”, suona come una beffa per una città che ha subito anni di malaffare sotto la sua amministrazione.

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Il prezzo dell’omertà

Aprilia è diventata terreno fertile per la mafia, che ha potuto operare indisturbata grazie all’inerzia e alla complicità delle istituzioni. Estorsioni, usura, traffico di droga e rifiuti sono solo alcune delle attività illecite che hanno prosperato in un contesto di totale assenza di controllo e legalità. La città è ora commissariata per 18 mesi, ma il danno arrecato alla comunità è profondo e difficilmente rimediabile.

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EtruriaNews: la voce che non si è piegata

In questo scenario desolante, EtruriaNews ha rappresentato una delle poche voci libere e coraggiose, denunciando con determinazione le infiltrazioni mafiose e le complicità politiche. Nonostante le intimidazioni e le accuse, ha continuato a informare i cittadini, svolgendo un ruolo fondamentale nel portare alla luce la verità.

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Ora, con lo scioglimento del Comune, le istituzioni devono fare un serio esame di coscienza. È tempo di riconoscere le proprie responsabilità e di avviare un processo di rigenerazione etica e politica, restituendo dignità e legalità a una città che ha pagato un prezzo troppo alto per l’omertà e la connivenza di chi avrebbe dovuto proteggerla.

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