Si torna a vociferare di un possibile rimpasto dopo le nuove polemiche, legittime, avanzate dal centrodestra che sottolineano come la sedia dell’assessorato sia sempre vuota
VITERBO – Ce ne eravamo accorti da tempo e lo avevamo scritto, ora è l’opposizione che torna a tuonare verso la maggioranza di Chiara Frontini, ancora una volta al centro della polemica è finita Patrizia Notaristefano con il suo “assessorato ombra” ma che, di fatto, viene remunerato in totale.
Una spesa che per la minoranza sarebbe totalmente superflua, come dimostra anche la quasi totale assenza di Notaristefano dal panorama amministrativo/politico della città.
Le sue molte deleghe, tra cui città universitaria, ricerca e politiche del lavoro, agricoltura e filiera agroalimentare del cibo, fundraising e sponsorizzazioni, film commission e città del cinema, gemellaggi, politiche comunitarie ed internazionali, statistica e monitoraggio indicatori qualità della vita erano da sempre stati inglobati da altri assessori, cosa che permetteva un risparmio notevole per i contribuenti. Un risparmio che oggi peserebbe ancora di più, in quanto la giunta Frontini, grazie all’aumento degli stipendi, risulta essere la più costosa della storia della città di Viterbo.
Il centrodestra, in primis, continua a chiedersi dove sia finito il civismo di Frontini, che mentre era all’opposizione chiedeva teste ai suoi avversari politici “spendaccioni”. Ora, tra staff sempre più numerosi e assessorati che non producono nulla, i costi per i viterbesi continuano a lievitare e tutto senza che vi sia nessun tornaconto per la città.
“Che fine ha fatto l’assessore Patrizia Notaristefano?” è una domanda che frulla anche nella testa di molti cittadini, che dopo il rimpasto di qualche mese fa, ha visto la figura dell’assessore scomparire dal panorama. Zero impegni, zero presenza, zero dichiarazioni, ma solo tagli di nastri. “Per quale motivo viene pagata? Se è stipendiata ci spieghi quello che sta facendo”, affermano altri. Una richiesta quantomai doverosa e legittima, alla quale però, nessun membro della maggioranza sembra interessato a rispondere.
La questione, tuttavia, sembra ormai giunta a un certo punto di maturazione.
Il “peso” di Patrizia Notaristefano potrebbe infatti essere finalmente spostato sulle spalle di altri assessori, cosa che permetterebbe di snellire anche la burocrazia viterbese e, a quel punto, garantire un risparmio per i contribuenti.
Il nostro articolo di sei mesi fa: una poltrona vuota per 120 mila euro di stipendio lordo.