SUTRI – Anche nell’Antichissima Città di Sutri il commercio al dettaglio sta soffrendo. Lo fanno sapere gli stessi negozianti, nel particolare Luigi Borzetti e Angela Desideri, che hanno una boutique di calzature dove da sempre hanno promosso il Made in Italy. Prodotti di qualità che un tempo, solo pochi anni fa, erano di gran lunga preferiti ai prodotti dei centri commerciali, quasi sempre provenienti da oltreoceano e figli una produzione di massa dal basso costo e dalla bassa qualità.
Come ci han fatto sapere Angela e Luigi, non sempre di più i negozianti del borgo che gettano la spugna per la “concorrenza sleale” di questo mercato. Un problema, grande, anche quello del continuo impoverimento delle famiglie italiane, il quale potere di acquisto è ormai ridotto ai minimi termini. Eppure c’è chi, come questa coppia “combatte con le unghie e con i denti”, cercando di tirare avanti per non chiudere, anche perché ogni serranda che si abbassa rappresenta “una luce in meno per il borgo storico”.
Ecco il loro messaggio, che ricondividiamo senza censure o tagli.
“Siamo un piccolo negozio di calzature che si trova a Sutri un negozio ed una missione quella di conservare ancora il bello e il buono del nostro made in Italy con marchi che ancora preservano il design e il materiale nostrano. Abbiamo questa vocazione provinciale per la vendita delle calzature per tutta la famiglia dalla signora, all’uomo, ai bambini per concludere con i nostri nonni. Il negozio si trova appunto in centro, un negozio stile antico con travi in legno e pavimento in cotto con un mondo dentro: stivaletti, sneacker, scarpe da ginnastica, scarpe da lavoro, pantofole aperte, chiuse, moppine… appunto, calzature per tutta la famiglia. Un negozio a conduzione familiare. Luigi, il titolare, fa l’ambulante di mattina e Angela, sua moglie, la commessa. Siamo aperti 7 giorni su 7 per dare il massimo servizio a tutti i paesi qui intorno, ai turisti e ai pellegrini di passaggio nel nostro paese. Il nostro motto è ‘calzature e scarpe per tutta la famiglia: la qualità al giusto prezzo’. Abbiamo passato la pandemia ed ora però negli ultimi anni siamo sempre più attaccati dai centri commerciali, ma teniamo duro perché crediamo ancora nel commercio nostrano a tu per tu con i nostri clienti affezionati che passano in negozio anche solo per dare uno sguardo e fare 2 chiacchiere, come dico io. È difficile, però, perché ci sono giorni e da 2 mesi cira a questa parte che il mercato delle calzature è in flessione. Abbiamo persone che lavorano con noi i nostri rappresentanti, i nostri professionisti, e anche a loro dobbiamo pensare. Per ogni attività che rischia la chiusura è una luce spenta in un borgo e la perdita della nostra Italianità commerciale”.