Pendolari Roma-Viterbo: “Qual è la posizione della sindaca Frontini per tutelare il diritto alla mobilità? Silenzio inaccettabile”

Di nuovo disagi sulla linea ferroviaria, mancanza di un piano sostitutivo chiaro e comunicazione efficace agli utenti

VITERBO – Prosegue senza sosta il grave stato di disservizio sulla linea ferroviaria Viterbo–Orte–Roma Termini, nonostante la recente manifestazione dei Sindaci di Lazio, Umbria e bassa Toscana sotto la sede di Trenitalia.

Diversi i lavori iniziati, per potenziare la linea ferroviaria, come il raddoppio dei binari in specifici tratti, rinnovo dell’armamento e messa in sicurezza dei passaggi a livello con l’obiettivo di rendere sempre più stabile ed efficiente il servizio di mobilità, con la garanzia, per i pendolari di  bus sostitutivi, che nella giornata di ieri, non sarebbero mai arrivati.

“Ieri, oltre ai ritardi superiori ai 60 minuti, si è consumato un ulteriore disastro organizzativo: parte dei bus sostitutivi previsti non sono circolati, lasciando a piedi numerosi pendolari già provati da cancellazioni e disservizi. L’assenza di soluzioni alternative ha causato forti disagi, rendendo ancora più critica una situazione ormai fuori controllo“. Segnalano i pendolari della Viterbo-Orte-Roma.

“Da mesi i comitati dei pendolari denunciano una gestione inadeguata del servizio: ritardi cronici, soppressioni improvvise, sovraffollamento, guasti, mancanza di manutenzione e carente comunicazione da parte del gestore. A tutto questo si aggiunge la scelta unilaterale di Trenitalia di deviare tutti i treni pendolari sulla “linea lenta”, trascurando la più rapida direttrice veloce e peggiorando sensibilmente i tempi di percorrenza.

A partire da luglio, inoltre, la tratta Attigliano–Viterbo Porta Fiorentina è stata interrotta per 60 giorni per i lavori di installazione del sistema ERTMS. Sebbene l’ammodernamento tecnologico sia condivisibile, preoccupa l’assenza di un piano sostitutivo affidabile, oltre alla scarsa trasparenza nella comunicazione agli utenti.

Il 9 giugno scorso, un treno diretto a Roma è stato definito “carro bestiame” per l’estremo sovraffollamento e ha richiesto l’intervento della Polfer. Ieri 1 Luglio a seguito dei disservizi con i Bus sostitutivi è stata effettuata una chiamata ai Carabinieri. Dall’inizio dell’anno, i Comitati Pendolari Orte e Teverina hanno promosso presìdi e proteste a Perugia e presso la Regione Lazio, chiedendo interventi urgenti.

Alla protesta si sono uniti anche Sindaci della Tuscia, ma a oggi i problemi non solo non sono stati risolti: si sono aggravati.

A fronte di questa situazione, è lecito chiedersi quale sia la posizione ufficiale del Sindaco di Viterbo. In quanto rappresentante del capoluogo direttamente coinvolto, ci si attende una presa di posizione chiara e pubblica: cosa pensa il Primo Cittadino? Quali azioni intende intraprendere per difendere il diritto alla mobilità di migliaia di cittadini viterbesi? Il silenzio non è più accettabile. Si chiede pertanto un intervento immediato della Regione Lazio, dei rappresentanti politici del Viterbese e delle autorità competenti per:

Il ripristino della direttrice veloce nei collegamenti pendolari; Un piano sostitutivo chiaro, efficace e garantito, nell’interruzione estiva; Il rafforzamento dell’offerta ferroviaria nelle fasce di maggiore afflusso; Il monitoraggio della Carta dei Servizi e il rispetto degli obblighi contrattuali da parte di Trenitalia.

Il tempo, la dignità e la sicurezza dei cittadini meritano rispetto. Ora servono risposte concrete. E servono da parte di tutti”.